Recensione miniserie The Outsider

Tratta all’omonimo libro di Stephen King, The Outsider è una miniserie horror-poliziesca in cui l’antagonista si rivela essere una delle tante versioni dell’Uomo Nero: El Coco.

In una cittadina americana la comunità rimane scioccata quando un ragazzino viene brutalmente ucciso e viene accusato del crimine uno stimato professore e allenatore del luogo, Terry Maitland. Il detective Ralph Anderson viene chiamato per indagare sull’omicidio e scopre ben presto che questo non è l’unico caso strano e raccapricciante e che alcuni dettagli non coincidono. Proprio per questo si fa aiutare da Holly Gibney, un’investigatrice privata estremamente perspicace che usa metodi anche poco convenzionali per indagare. I due, nonostante siano restii a crederci, scopre che ci sono numerosi casi simili e che l’unica soluzione al caso, per quanto sembri impossibile, è legata al soprannaturale.

Recentemente è stata fatta anche un’altra trasposizione di un’opera di King che parla dell’Uomo nero, il racconto Il Babau, ma mentre il film The Boogeyman si concentra sulla versione più conosciuta del personaggio, The Outsider fa riferimento a quella ispanica: El Coco.
Sin da subito si capisce che qualcosa non quadra nelle indagini e che il presunto colpevole in realtà sia innocente, ma anche noi, come gli investigatori, siamo restii a credere che ci possa essere una causa soprannaturale. Di fatto l’aspetto horror si presenta maggiormente negli ultimi episodi della miniserie, mentre all’inizio è più un thriller dalle tinte soprannaturali. La serie è però ben strutturata in quanto, nonostante siano presenti circa tre episodi un po’ troppo lenti e pieni di momenti morti, la tensione è sempre crescente e lo spettatore è spinto a vedere un episodio dopo l’altro in quanto incuriosito dalla rivelazione del caso. Il finale aperto ci può anche stare dato che in numerosi horror i cliffhanger senza seguito sono presenti, ma allo stesso tempo lascia un po’ un boccone amaro in quanto sembra un po’ forzato per il modo in cui è stato presentato.

I personaggi sono caratterizzati abbastanza bene anche se il personaggio di Holly poteva essere decisamente più approfondito. Se avete visto Mr Mercedes dimenticatevi quella Holly, in quanto nonostante il personaggio sia lo stesso la caratterizzazione, per stessa ammissione di Richard Price la detective è stata resa volutamente più eccentrica e diversa dall’inquadratura che hanno voluto dare nell’altra serie e nei libri. Proprio questa sua eccentricità però viene trattata poco bene e la sua relazione con un personaggio sembra forzata, come se Price avesse voluto creare un personaggio originale e un po’ Sherlockiano per poi invece crearne uno stereotipato e poco caratterizzato.

Il cast è stato a dir poco spettacolare, ma a spiccare sono state soprattutto Julianne Nicholson e Cynthia Erivo, dato che sono riuscite benissimo a calarsi nei panni dei propri personaggi e a dare loro vita nonostante alcuni problemi di caratterizzazione.

In generale The Outsider è una miniserie entusiasmante, scorrevole e complessivamente ben fatta in quanto la suspense è sempre presente e sono pochi i momenti morti. Allo stesso tempo alcuni episodi potevano essere decisamente più brevi e alcuni personaggi sviluppati meglio, ma nel complesso è una serie estremamente valida e perfetta anche per i non amanti del genere.

CONTENUTO:3.8
SCORREVOLEZZA:3.5
PIACEVOLEZZA:3.8
RECITAZIONE:4.5
ORIGINALITA’:3.5
VOTO MEDIO:3.8
-Jade

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