Recensione film The Boogeyman di Rob Savage

L’Uomo Nero è una delle leggende horror più note di sempre e, proprio per questo, molti film si sono ispirati a questo “mostro” presente negli incubi dei più piccoli e non solo. Basti pensare alla trilogia Boogeyman (anche se il primo è l’unico valido), Babadook e Sinister, anche se non solo loro hanno ricreato sullo schermo delle storie ispirate al terribile mostro del buio.
Proprio da poco è uscito The Boogeyman, il quale è quello forse più simile al racconto Il baubau di Stephen King in quanto non solo ricrea molto bene la trama, ma anche la suspense.

La famiglia Harper, composta dal padre Will e dalle figlie Sadie e Sawyer, ha da poco subito un pesante lutto in quanto è venuta a mancare la madre delle ragazzine. Il padre cerca di evitare a tutti i costi di menzionarla e prova a dimenticarla in quanto ricordarla gli porta ancora più dolore, ma le figlie, al contrario, vorrebbero che quest’argomento fosse meno taboo e che il padre ne parlasse di più con loro. La situazione, già precaria, precipita quando un misterioso uomo si presenta allo studio-casa di Will e afferma di aver visto il cosiddetto “boogeyman” o uomo nero. L’uomo è fortemente convinto che sia stato lui a uccidere tutti i suoi tre figli uno dopo l’altro e che ora stia tormentando lui, ma Will non gli crede e pensa che un pericoloso omicida si sia presentato a casa sua. L’uomo, perseguitato dal mostro, si “suicida” in casa degli Harper e in seguito a quest’evento Sawyer e Sadie iniziano ad avere delle strane visioni, capendo che la storia dell’uomo non era affatto inventata.

Finalmente è stato fatto un film sull’uomo nero fedele al racconto di Stephen King, il quale in poche pagine è riuscito a condensare il terrore allo stato puro grazie ad un’escalation di suspense. Naturalmente si tratta però di un racconto breve per cui il film non ha parlato solo della storia dell’uomo, ma ha usato l’opera di King come spunto iniziale per la vicenda del Boogeyman. Will è lo psicologo che appare nel racconto ma qui diventa la nuova vittima del boogeyman dato che, quando Lester Billings, il paziente che afferma di averlo visto, muore in casa sua, “trasmette” la persecuzione alla famiglia di Will. La prima ad avere le visioni sarà Sawyer, la più piccola e più impaurita, ma poi anche Sadie, la maggiore, vedrà l’Uomo Nero, il quale le prende di mira perchè momentaneamente deboli a causa del recente lutto. Anche nel film c’è un crescendo di suspense, una caccia al mostro in cui le due ragazzine cercano in tutti i modi di risolvere il problema, il tutto senza l’aiuto del padre che, invece, non solo non crede a loro, ma tende pure a isolarsi e a tenere poco conto dei sentimenti delle figlie a causa del lutto. Il finale, tra l’altro, si rivela perfettamente in linea con il racconto e con la storia in generale, lasciando quello spiraglio di mistero dietro la porta di un armadio-sgabuzzino.

Il film ha forse solo due difetti: poteva approfondire meglio la storia di Lester e la leggenda del Boogeyman in generale e soffermarsi meno sull’aspetto “teen drama” legato a Sadie, in quanto quella parte è totalmente inutile. Queste parti si possono possono essere giustificate solo per il fatto che in parte aiutano lo sviluppo del personaggio e fanno capire quanto, in quel momento, Sadie non avesse altro che la sorellina in quanto era completamente da sola.

A causa dello scarso minutaggio nessuno degli attori protagonisti riesce particolarmente a brillare anche se sia Sophie Thatcher che David Dastmalchian si sono calati molto bene nei panni dei rispettivi personaggi.

In generale The Boogeyman è un film horror molto valido nonché una degna trasposizione sia della storia dell’Uomo Nero in generale che del racconto di Stephen King.

CONTENUTO:3.8
PIACEVOLEZZA:3.8
SCORREVOLEZZA:4.5
RECITAZIONE:3.5
ORIGINALITA’:4
VOTO MEDIO:4
-Jade

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