Recensione Zombies di Paul Hoen

Zombies è un film musicale diretto da Paul Hoen che si rivela essere uno dei disperati tentativi per la Disney di rimanere sull’onda.

Cinquant’anni prima dell’inizio degli eventi del film nella città di Seabrook c’è stata una grande esplosione tossica che ha trasformato metà della popolazione in zombi affamati di cervelli. I non “infetti” hanno costruito un muro per separare il territorio degli zombie, Zombietown, da quello dei cittadini normali di Seabrook e solo anni dopo, in seguito alla realizzazione di un braccialetto speciale che conferisce agli zombi il controllo della loro ossessione per i cervelli, le due popolazioni hanno ripreso i contatti.
Alla Seabrook High gli adolescenti zombie e quelli normali sono assieme ma i primi vengono isolati dagli altri.
Zed non è a favore di questo isolamento e volendo giocare nella squadra di football evade cercando di partecipare ai provini. Lì incontra Allison, una giovane aspirante cheerleader che nasconde un grande segreto e che si avvicina a Zed grazie al suo carattere solare e sempre allegro.
Insieme i due cercheranno di cambiare le regole della scuola e anche la mentalità della popolazione di Seabrook, la quale tende a distanziare e a discriminare gli zombie.

Parliamoci chiaro. Sono sicura che la Disney rimpiangesse molto gli anni di High School Musical dove tutte le ragazzine andavano pazze per la saga e cantavano le canzoni ininterrottamente anche grazie alla presenza di Zac Efron. Ora che quei tempi sono finiti la Disney è tornata più agguerrita che mai proponendo allo spettatore un musical nuovo a tema zombie.
Non è la prima e sicuramente non sarà l’ultima volta in cui si crea un’opera che parla di zombi introducendo anche il genere romantico e infatti vi ricordo che ancora prima ad aver lanciato questa “moda” è stato proprio Isaac Marion con il suo libro Warm Bodies, che successivamente è diventato anche un film.
La Disney ha deciso di rievocarne le “usanze” visto che in poco tempo è diventato un argomento molto trattato negli anni a seguire.

Ciononostante sono molte le pecche che si presentano in questo film uscito solo per la televisione. In primis ci sono i protagonisti che non sono molto completi ma sembrano lasciati a metà, in poche parole dei meri stereotipi.
Allison è la classica ragazza americana che sogna di essere un cheerleader. Ha un carattere tranquillo ed amorevole e si distingue dai suoi coetanei a causa dei suoi capelli bianchi che nasconde sotto la sua parrucca. Alla poca caratterizzazione come difetto si aggiunge anche una recitazione acerba e priva di entusiasmo da parte di Meg Donnelly, che non riesce ad esaltare il personaggio.
Zed invece è uno zombie dal cuore tenero che sogna di diventare un quarterback ma a causa del suo stato di zombie viene inizialmente escluso. Anche Milo Manheim presenta una recitazione acerba e, nonostante il faccino da “bravo ragazzo Disney”, si vede che è ancora alle prime armi.
Per quanto riguarda gli altri personaggi, in particolare Bree, Bonzo e Bucky, hanno avuto poco rilevanza anche se l’ultimo citato ha avuto più scene in quanto è l’antagonista. Peccato che l’attore non riesca ad emergere e rimane solo un’insignificante, quanto elementare, interpretazione.
Solo Kylee Russell è riuscita a distinguersi malgrado il suo personaggio sia molto stereotipato visto che Eliza ricopre il ruolo dello zombie che sebbene voglia dei cambiamenti, si adatta alle regole che le vengono imposte. Insomma, la classica ragazza che cerca il cambiamento ma quando le si presenta un muro davanti ci si sofferma a guardarlo e a lamentarsi di quanto sia impenetrabile senza lottare neanche un po’.

Gli effetti speciali sono nulli visto che si gioca molto con il trucco abbastanza scarso in stile Halloweentown. Le canzoni sono invece abbastanza orecchiabili anche se vengono accompagnate da balletti più che dimenticabili e un po’ fuori contesto.

Come potete facilmente intuire dalla mia recensione, il film non è granché. Si tratta di una fusione uscita male e con trucco e parrucco discutibili di High School Musical e Warm Bodies, in poche parole una perdita di tempo per lo spettatore e soldi per la Disney, la quale palesemente non si è sforzata più di tanto nella realizzazione di questo film.

CONTENUTO: 2
PIACEVOLEZZA: 1,5/2
SCORREVOLEZZA: 2
RECITAZIONE: 2,5
ORIGINALITA’: 2,5
VOTO MEDIO: 2,20
– Sophie

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