Recensione Sette notti di sangue di Peter May

Sette notti di sangue (The Firemaker) è il primo volume della saga The China Thrillers di Peter May, serie di cui in Italia sono stati pubblicati solo i primi due capitoli.

Editore: Piemme
Anno di pubblicazione: 2001
Pagine: 430
Saga: The China Thrillers #1

Decidendo di cambiare vita dopo il divorzio con il marito, l’anatomopatologa Margaret Campbell accetta di lavorare a Pechino per qualche mese e accidentalmente si scontra contro l’ispettatore Li Yan. Tra i due il rapporto non è dei migliori ma quando si ritroveranno a cercare di risolvere un crimine da soli, con la polizia che li cerca credendoli colpevoli, dovranno mettere da parte il loro astio e collaborare per cercare di uscirne vivi.

Il libro non è il classico thriller/poliziesco che si sofferma sulla ricerca di un assassino e basta, in quanto stavolta la soluzione del caso in cui si sono trovati invischiati non è così semplice. Per certi aspetti ricorda la saga di Lincoln Rhyme di Jeffery Deaver, dato che dietro tutto sembra esserci uno schema politico non immediato da individuare, il tutto però mescolato con un’ambientazione differente.

I personaggi non sono particolari ma neanche scontati. Margaret è una donna intelligente che cerca di cambiare la sua vita dopo il divorzio e che inizialmente, a causa della poca conoscenza della cultura cinese, si scontra diverse volte con Li Yan. È inoltre un personaggio molto ambizioso e con un forte senso della giustizia che farà di tutto pur di scoprire la verità. Li Yan però deve impegnarsi tanto nel lavoro visto che deve uscire dall’ombra dello zio, ex ispettore, ormai in pensione.

Il libro è abbastanza interessante anche se spesso May si perde nelle descrizioni di alcune zone di Pechino, rallentando il ritmo della narrazione. Per fortuna queste scene, maggiormente descrittive, non sono frequenti e il resto del libro, grazie ai colpi di scena e alle trovate dell’autore, si rivela abbastanza dinamico.
Il finale è quello che lascia un po’ a desiderare visto che è aperto, anche se probabilmente si capirà qualcosa di più a riguardo nel secondo capitolo.

Personalmente mi è piaciuto e ho apprezzato la dinamica “enemies to lovers” (più banalmente “gli opposti si attraggono”) che dà un po’ di pepe alla storia, già di per sè movimentata grazie ai vari colpi di scena. Peccato però che si tratti di una saga incompleta qui in Italia, il che potrebbe essere un deterrente per chi vorrebbe iniziarla ma magari non se la sente di continuarla in inglese.

CONTENUTO: 3,5/4
PIACEVOLEZZA: 4
SCORREVOLEZZA: 4
ORIGINALITA’: 3,5
STILE: 3,5/4
VOTO MEDIO: 3,80
– Sophie

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