Recensione serie Shelter-1° stagione

Harlan Coben sta da poco spopolando anche in Italia grazie al successo di alcune serie Netflix basate sui suoi libri come Un inganno di troppo. Su Prime è stata invece distribuita un’altra serie, Shelter, basata sul libro omonimo, che mantiene i toni thriller tipici dell’autore ma vede come protagonisti degli adolescenti.

Mickey Bolitar è una stella nascente del basket che appena tornato negli Stati Uniti subisce un incidente stradale assieme ai suoi genitori. Mickey assiste a quelli che pensa siano gli ultimi attimi di vita di suo padre prima che venga portato da un paramedico, mentre sua madre riesce a sopravvivere ma viene ricoverata a causa di disturbi da stress post traumatico, cosa che lo porta dunque a trasferirsi dalla sorella del padre, sua zia Shira. Il primo giorno nella sua nuova scuola fa amicizia con una ragazza, Ashley, ma il giorno dopo sembra essere scomparsa nel nulla e scopre che si è misteriosamente ritirata da scuola. Come se ciò non fosse abbastanza scioccante, il ragazzo fa conoscenza di una donna anziana che dice che suo padre è ancora vivo, il che lo porta a farsi ulteriori domande sul giorno dell’incidente e sulla scomparsa della ragazza. Aiutato dagli amici Spoon, Ema e successivamente anche Rachel, Mickey cercherà delle risposte a questi misteriosi e apparentemente non correlati eventi, scoprendo numerose cose sul passato della propria famiglia e capendo meglio se stesso.

Sin dal primo istante Shelter riesce a catturare l’attenzione dello spettatore con i numerosi eventi misteriosi che vengono presentati. Nonostante presenti diversi momenti teen, la serie si incentra maggiormente sull’aspetto thriller, anche se come ogni serie teen mescolata a questo genere crea delle domande circa l’effettiva utilità degli adulti. Quello che sembra un normale thriller diventerà più intrecciato e articolato del previsto, tanto che a tratti ci si potrebbe pure perdere perché in certi episodi si verrà letteralmente sommersi da nuove informazioni. Allo stesso tempo, però, la serie riesce a essere sempre dinamica pur tenendo al passo lo spettatore, il quale però rimarrà senza alcun dubbio deluso dal finale aperto dato che la serie è stata cancellata poco dopo immeritatamente.
I colpi di scena non mancano mai mentre i personaggi, purtroppo, sono un po’ il punto debole della serie. Quest’ultima si concentra fin troppo sull’andamento della trama e poco sui protagonisti, i quali sono un po’ stereotipati e poco approfonditi, in particolare Rachel, Ema e Spoon, che sono promettenti ma poco sviluppati. Il cast se l’è cavata abbastanza bene anche se nessuno è riuscito a spiccare particolarmente, forse proprio a causa della poca importanza data allo sviluppo dei personaggi.

Nel complesso Shelter è una serie che sicuramente avrebbe meritato un seguito, ma come al solito non è stata sponsorizzata a dovere e proprio per questo è stata penalizzata. Se cercate una serie thriller dinamica e non troppo adolescenziale, Shelter farà al caso vostro, ma purtroppo vi ritroverete con una serie incompleta che sul finale lascerà tante domande senza risposta e anche un po’ d’amaro in bocca.

CONTENUTO:3.5/4
SCORREVOLEZZA:4.5
PIACEVOLEZZA:4
RECITAZIONE:3.5
ORIGINALITA’:3.5
VOTO MEDIO:3.9
-Jade

Lascia un commento