Recensione libro Lo scheletro che balla di Jeffery Deaver

Lo scheletro che balla (The Coffin Dancer) è un romanzo poliziesco appartenente alla serie di Lincoln Rhyme, la saga dedicata al brillante detective tetraplegico nato dalla mente di Jeffery Deaver.
Pubblicato nel 1998 il libro segue lo stesso schema ricorrente della serie analizzando non solo il punto di vista dei nostri protagonisti ma anche quello del killer, dando così un aspetto completo di questa figura spietata e complessa.

Quasi un anno dopo gli eventi de Il collezionista di ossa Lincoln Rhyme ha finalmente trovato il suo equilibrio come consulente della polizia grazie anche all’aiuto di Amelia Sachs, la quale in poco tempo è diventata il suo braccio destro nonchè “donna sul campo”.
Mentre stanno investigando su un agente dell’FBI scomparso appartenente alla squadra di Dellray, i detective Lon Sellitto e Jerry Bank si presentano alla porte di Rhyme annunciando il ritorno dello Scheletro che balla, un killer professionista a pagamento impossibile da prendere chiamato così per via di un tatuaggio raffigurante la morte che balla con la sua prossima vittima.
Rhyme non si fa sfuggire il caso in quanto ha un conto in sospeso con lo scheletro ma è talmente ossessionato che rischia il tutto e per tutto pur di riuscire ad acciuffarlo, arrivando a rischiare anche la vita dei testimoni Brit Hale e Percey Clay .

Il collezionista di ossa ha segnato una svolta nei libri polizieschi in quanto si concentra di più sull’aspetto forense delle scene del crimine e il suo sequel è riuscito a migliorare questo e altri aspetti.
In questo libro, infatti, l’assassino a cui i detective danno la caccia ha più spazio narrativo e decisionale all’interno della storia e, proprio per questo, si cerca sempre da lettori di stare al suo passo e provare ad anticipare le sue mosse. Ci si ritrova in una sorta di partita a scacchi in cui il lettore impersona a tutti gli effetti i detective che si occupano del caso e deve dare la caccia all’assassino, cercando di catturarlo prima che lui riesca a vincere.

Tra i personaggi spicca Stephen Kall, un ragazzo sulla trentina caratterizzato non solo da un disturbo di personalità ma da uno ossessivo-compulsivo. Queste due problematiche, unite al suo tragico passato, lo porteranno a calcolare attentamente le sue mosse per portare a termine la sua missione e renderanno il suo punto di vista molto intrigante.
L’interazione tra Amelia e Lincoln è la cosa che spinge il lettore ad andare avanti ed entrambi sono stati approfonditi un po’ di più.

Il libro è ambientato principalmente nell’abitazione di Lincoln Rhyme, in quanto lui è la mente dietro la risoluzione del caso, ma viene prestata una particolare attenzione all’analisi forense come già precedentemente riportato.
Il mood di tensione che caratterizza la storia viene invece stavolta smorzato dal personaggio momentaneo Percey Clay, la quale continua a svolgere per tutto il libro il suo lavoro da pilota malgrado sia inseguita dal killer. Il fatto che il suo lavoro venga descritto in modo fin troppo esplicito negli ultimi capitoli ammazza un po’ la tensione, ma per fortuna gli eventi non smettono di sorprendere il lettore incoraggiandolo a continuare.

Lo scheletro che balla e, nel complesso, tutta la saga di Lincoln Rhyme, meriterebbero di essere maggiormente conosciuti in Italia in quanto sono dei cult immancabili per tutti gli amanti dei gialli e dei thriller, motivo per cui non posso fare a meno di consigliarvi anche questo secondo appassionante capitolo.

CONTENUTO: 5
PIACEVOLEZZA: 4,5/5
SCORREVOLEZZA: 4,5
STILE: 4,5
ORIGINALITA’: 5
VOTO MEDIO: 4,8
– Sophie

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