Recensione Batman: Arkham City e DLC La vendetta di Harley Quinn

Batman: Arkham City è il secondo capitolo nonchè sequel della saga Batman:Arkham e continua la storia laddove è finita nel primo capitolo. Gotham nord sta per essere trasformata in Arkham City, una città-prigione in cui i detenuti del manicomio verranno inseriti in seguito agli eventi di Batman:Arkham Asylum. Essendo un progetto totalmente immorale e sbagliato Bruce Wayne si oppone pubblicamente, finendo però con l’essere catturato dalla TYGER, una compagnia paramilitare privata, e imprigionato proprio ad Arkham City. Fortunatamente riesce a liberarsi e, rivestendo di nuovo i panni di Batman, cerca di sventare il piano di Hugo Strange, il quale sta tramando qualcosa dietro ad un certo “Protocollo 10”. Naturalmente Batman dovrà avere a che fare non solo con lui, ma anche con tante altre nemesi tra cui Joker, il quale gli inietta il suo sangue infetto dal TITAN e lo costringe a cercare una cura, pena la morte di entrambi.

Al livello di storia Batman:Arkham City si rivela molto più complesso e meglio strutturato rispetto al suo predecessore. La storia subisce numerosi colpi di scena anche se si dà per scontato che Joker ne sappia una più del diavolo e che quasi mai qualcuno muore veramente nella trilogia. In generale molti di questi sono intriganti e danno dei risvolti positivi alla trama, la quale però può essere ancora migliorabile soprattutto nei dialoghi. La storia del DLC La vendetta di Harley Quinn invece è totalmente inutile e sembra un contenuto aggiuntivo messo lì tanto per fare folla, nulla che vale la pena giocare se non per un gameplay differente e qualche oretta di gioco in più.
Per la prima volta possiamo giocare i panni di due personaggi (di più se si conta il DLC) differenti all’interno della storia principale: Batman e Catwoman. Quest’ultima sarà essenziale in alcuni momenti salienti della storia principale e si potrà giocare anche post-credit per ottenere dei trofei Catwoman (trofei dell’enigmista che può prendere solo lei) e per fare una mini-quest secondaria in cui si deve recuperare un bottino, la quale era comunque altamente evitabile. Bisognava dare maggiore spazio a questo personaggio in quanto ha delle mosse uniche e differenti rispetto a Batman e anche come storia poteva offrire qualcosa di più, specialmente nella sottotrama legata a Poison Ivy che sembra essere stata inserita tanto per, con tanto di decisione finale totalmente inutile senza senso. Insomma, come personaggio poteva essere studiato meglio, ma purtroppo i personaggi femminili non sono il punto forte dei giochi Batman.

In generale tutti i personaggi tranne Joker e Harley lasciano un po’ a desiderare, Bruce/Batman compreso. Mr. Freeze ad esempio poteva essere strutturato meglio e invece viene solo sfruttato per una boss fight senza senso e abbastanza frustrante (devi utilizzare tante strategie diverse perchè memorizza le precedenti) che viene contraddetta dalle sue stesse azioni poco dopo. Oracle/Barbara è forse il personaggio femminile migliore, ma sempre viene approfondita troppo poco per poter dire qualcosa a riguardo. Catwoman, Poison Ivy e Talia sembrano esistere solo in funzione al loro sex appeal e, nel caso della prima e dell’ultima, in quella di Batman. Dal character design alle storie discutibili sembrano essere inserite solo per ottenere apprezzamenti per il loro aspetto, volutamente “ammiccante” persino nell’andatura della camminata, totalmente poco realistica. Potevano creare dei personaggi femminili attraenti realistici senza esagerare ma, come potete capire, la caratterizzazione dei personaggi non è proprio il forte di questa trilogia al momento.

Tra le novità apportate al gioco c’è la possibilità di fare diverse missioni secondarie. Oltre a quella legata all’Enigmista, che vi porterà via molto tempo, ce ne sono alcune anche simpatiche e che sfruttano l’elemento “scanner” di Batman. Esse sono in totale dodici di cui otto che arricchiscono un po’ la trama, ma le migliori sono quella legata a Deadshot, quella su Hush e quella su Azrael, mentre quella su Zsasz sarà parecchio frustrante e fastidiosa.
Ci sono poi come sempre dei collezionabili in base alle zone, solo che il livello di difficoltà è aumentato sia per i trofei che per gli enigmi, non sempre facilmente intuibili. Per i trofei dell’enigmista si dovranno usare tutte le abilità di Batman e non semplicemente i gadget come nel primo capitolo. Ci saranno poi degli oggetti rompibili come le vecchie dentiere di Joker presenti in Batman: Arkham Asylum, i trofei Catwoman (raccoglibili solo da quest’ultima) e i classici enigmi da risolvere. Sono assenti le mappe, sostituite invece da alcuni nemici in verde che bisogna interrogare in quanto informatori dell’Enigmista. In poche parole raccogliere tutti i collezionabili sarà veramente tedioso, persino più del precedente capitolo in quanto sarete costretti a fare tanto ma tanto backtracking.

L’ambientazione stavolta è cambiata ed è Gotham, dunque lo spazio di gioco è molto più vasto e sarete costretti a sfrecciare tra un edificio e un altro planando e usando il bat-rampino. La città è la mappa generale ma ci sono al suo interno dei luoghi di interesse abbastanza vasti come l’ex stazione di polizia di Gotham, l’acciaieria, la Wonder tower, il museo, la chiesa, il tribunale e la metro, più alcuni posti più piccoli legati alle missioni secondarie. La grafica non è eccessivamente curata ma è comunque valida, solo che sia al livello di character design (già migliorato rispetto ad Asylum) che di ambientazione ci si aspettava qualcosa di più, soprattutto per il design dei nemici parecchio monotono.

Foto non nostra, fonte: KVG

Pur essendo stato migliorato rispetto al primo capitolo, il sistema di combattimento è una delle più grosse pecche del gioco. Fare combo stavolta risulta più semplice ma il sistema di lotta è sempre ostico quando ci sono molti nemici e, nonostante alcuni nuovi gadget come le granate congelanti aiutino a paralizzare alcuni nemici, quando sono in tanti e ci sono di mezzo anche i bruti il combattimento diventa più difficile, in particolar modo nel DLC quando nemmeno si impersona Batman e non si hanno a disposizione gli stessi gadget. Bisogna senza alcun dubbio studiarlo bene e imparare le varie tecniche, ma nonostante tutto dovrebbe essere calibrato meglio soprattutto nel sistema combo.
Come nel primo capitolo lo stealth è pure da ottimizzare in quanto spesso è impossibile sfruttarlo a causa dei grossi numeri di nemici senza vie di fuga o in generale a causa del fatto che si allertano facilmente. Il fatto che si possano stendere due nemici alla volta è positivo ma comunque si poteva fare di più in un gioco che punta proprio all’utilizzo dello stealth.
I gadget sono molto interessanti in quanto ne sono stati aggiunti di nuovi utili anche nel combattimento a differenza degli originali (tipo batarang o bat-artiglio). Quelli di Catwoman e di Robin sono però parecchio deludenti e infatti fare lotte con loro risulterà ancora più complesso proprio perchè non dispongono di gadget tanto effettivi fatta eccezione per uno di Catwoman che è comunque molto limitato.

Le sezioni dello Spaventapasseri sono piaciute un po’ a tutti ma in questo gioco vengono sostituite da qualcosa di decisamente peggiore: le sfide di Ra’s al Ghul. In queste sfide dovrete usare al meglio le vostre abilità di “volo” e planata e vi assicuro che non sono una passeggiata così come quelle generali extra-game per ottenere il 100%.
Ottenere tutti i trofei di gioco non sarà facile proprio a causa delle sfide e di alcuni più ostici legati al combattimento come quello sulle 50 combo o su tutti i tipi di combo in un combattimento. Se volete platinare/millare il gioco dovrete avere un pozzo di Lazzaro personale in quanto ci vorrà davvero tanto tempo e tanta pazienza per riuscirci.

Nel complesso Arkham City è stato migliorato in molti aspetti rispetto al suo predecessore, ma allo stesso tempo non è ancora perfetto sia dal punto di vista della storia che dei combattimenti, poco fluidi e con uno stealth quasi sempre impossibilitato.

CONTENUTO:4
PIACEVOLEZZA:3.5/4
GRAFICA:3.5/4
MECCANICHE DI GIOCO:3.5
BONUS
DIFFICOLTÀ: Facile-Media
SOUNDTRACK:2.8 (migliorabile)
DOPPIAGGIO:4.5
ORIGINALITÀ DEL CONTENUTO: 3.5
DIFFICOLTÀ PLATINO: Difficile
VOTO MEDIO:3.7

DLC LA VENDETTA DI HARLEY QUINN
CONTENUTO:2
PIACEVOLEZZA:2.5/3
GRAFICA:3.5/4
MECCANICHE DI GIOCO:2.5/3
BONUS
DIFFICOLTÀ: Facile-Media
SOUNDTRACK:2.8 (migliorabile)
DOPPIAGGIO:4.5
ORIGINALITÀ DEL CONTENUTO: 1
VOTO MEDIO:2.8
N.B. La difficoltà viene indicata con i parametri Molto facile, Facile, Media, Difficile, Molto difficile, Impossibile (bonus).
N.B. 2 La difficoltà del gioco si riferisce a quella incontrata a “Normale”.
N.B. 3 Il contenuto comprende anche, se presenti, le missioni secondarie.
-Jade

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