Recensione libro Rovina e ascesa di Leigh Bardugo

Editore: Oscar Vault Mondadori
Anno di pubblicazione:2021(Italia), 2014 (prima pubblicazione)
Pagine:288

Saga:Shadow and bone #3, Grishaverse #3

Rovina e ascesa (Ruin and Rising) è il terzo e ultimo capitolo della trilogia Shadow and bone (Tenebre e ossa in italiano) di Leigh Bardugo e mette, almeno temporaneamente, fine alla saga dell’Oscuro e di Alina.
L’Oscuro ha ottenuto ancora più potere e gli manca solo l’Evocaluce, Alina, al suo fianco per poter raggiungere i propri obiettivi. Nel frattempo Alina, ora venerata come una santa, cerca di sfuggirgli anche se, stufa di vivere nascosta, dopo un po’ decide di uscire allo scoperto assieme ai suoi alleati più fedeli. A darle forza c’è la possibilità di trovare l’ultimo amplificatore, il più difficile da individuare, anche se trovarlo e ottenerlo non sarà semplice, complici le molteplici rivelazioni sull’Oscuro, la sua storia e sull’amplificatore stesso.

Credevo fosse impossibile creare un’intera trilogia famosa su una trama totalmente inesistente, ma la Bardugo ci è riuscita alla perfezione. A differenza del secondo capitolo, almeno qui l’autrice dà qualche informazione in più sull’Oscuro, sul suo passato, sul legame con Alina e sulla storia del mondo Grisha generale, tutte cose tralasciate in Assedio e tempesta. I dettagli aggiuntivi necessari a mandare avanti quel minimo di trama presente, però, non bastano a colmare l’enorme vuoto narrativo lasciato dall’intera trilogia, che si salva appunto solo per questi momenti di spiegazione sugli eventi passati. L’Oscuro e Nikolai sono gli unici personaggi interessanti della trilogia assieme a Genya e Ongat, quest’ultimo migliore personaggio in assoluto. Mentre Nikolai sarà approfondito nella saga successiva, viene dato un punto di vista differente sui personaggi di Genya e dell’Oscuro nei racconti The Tailor e The demon in the wood, troppo brevi però per trattare bene i due e aggiungere informazioni sul loro conto. Tra i due racconti il secondo spicca maggiormente, ma anche questo, come l’intera trilogia, è abbastanza vuoto.
Alina e Mal sono invece una delle coppie più tossiche mai create. Come nei due precedenti, per più di metà libro sentiremo Alina lamentarsi di Mal e viceversa, dimostrando la poca chimica e fiducia reciproca tra i due. Mal non accetta Alina per ciò che è e nulla, nemmeno il finale, riesce a redimerlo. Alina d’altro canto è una dei peggiori protagonisti di sempre per la sua inutilità e il finale fa restare ancora più con l’amaro in bocca.

Inutile ripeterlo ma Rovina e ascesa è solo l’ultimo capitolo di una trilogia che non sarebbe mai dovuta nascere, di una saga basata sul niente anche se dall’ottimo potenziale. L’unico lato positivo di questo libro è che sia finito, il che è tutto dire.

CONTENUTO:1.5
PIACEVOLEZZA:1
SCORREVOLEZZA:1.5
STILE:1
ORIGINALITA’:1 (e vista l’assenza di trama sembra pure troppo)
VOTO MEDIO:1.2
-Jade

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