Recensione La morte è cieca di Karin Slaughter

La morte è cieca (Blindsighted) è un libro thriller poliziesco scritto da Karin Slaughter nel 2001.

Editore: HarperCollins
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: 427

La pediatra e coroner della piccola cittadina di Heartsdale (contea di Grant) Sara Linton si ritrova davanti il corpo martoriato di Sibyl Adams. Sebbene cerchi di salvarle la vita le ferite sono troppo profonde e la ragazza muore tra le sue braccia. Dopo aver contattato il suo ex marito Jeffrey Tolliver, capo della polizia, la donna si mette subito al lavoro scoprendo che quello che pare essere un caso semplice in realtà è parecchio complesso e che forse la chiave per scoprire il colpevole è collegata al suo passato.

Non chiedetemi come ma la mia mente mi porta sempre a scegliere libri polizieschi che appartengono ad una saga, spesso lunga. La scelta stavolta è ricaduta su La morte è cieca di Karin Slaughter, che ad una prima occhiata non si rivela niente di originale o esaltante. Grazie ai colpi di scena, però, la lettura si rivela estremamente piacevole e scorrevole anche se l’assassino si può prevedere sin dai primi capitoli.

Le operazioni della coroner Sara e del capo della polizia Jeffrey si mescolano in maniera equilibrata e le interazioni tra i due permettono di capire meglio i personaggi stessi.
Sara si presenta come una donna che, sebbene sia stata molto ferita dalle azioni dell’ex marito, riesce a mettere da parte i propri sentimenti pur di fare il suo lavoro come medico e coroner mentre Jeffrey appare come una persona molto sentimentale e che si prende sempre cura degli altri. A loro due si aggiunge anche Lena Adams, sorella gemella di Sibyl, che è la classica donna dal carattere duro che allontana tutti, pure lo zio che l’ha cresciuta, perché non sa come gestire la sua rabbia. Questo personaggio viene per fortuna sfruttato bene dalla scrittrice, soprattutto nelle scene drammatiche, riuscendo a non renderla così un mero stereotipo.

Il libro parte in modo lento ma via via riesce a prendere un ritmo molto interessante. La saga non è lunga in quanto è composta solo da sei titoli, ma la casa editrice Piemme li ha tradotti fino al quarto volume, rendendo così la saga in parte inedita in Italia. Nonostante ciò consiglio il libro sia agli amanti dei thriller che non in quanto, grazie ai colpi di scena, si rivela estremamente gradevole e emozionante.

CONTENUTO: 4
PIACEVOLEZZA: 4,5
SCORREVOLEZZA: 4
STILE: 3,5/4
ORIGINALITA’: 4
VOTO MEDIO: 4
– Sophie

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