Oliver Twist è uno dei libri più amati di Charles Dickens nonchè uno dei classici più piacevoli da leggere di sempre.
La storia è ambientata negli anni 1830 e segue la grande disavventura di Oliver Twist, un ragazzino orfano di genitori ma con un grande destino sulle spalle.
Anno di pubblicazione: 1838
Pagine: dipende dalle edizioni
In una piccola cittadina ai confini di Londra una donna arriva in una workhouse, un ospizio per poveri, in cui partorisce un bambino morendo poco dopo. Battezzato con il nome Oliver Twist, il bambino viene affidato alle cure di una donna che lo maltratta per i successivi nove anni, età in cui viene prelevato dal signor Bumble, un rappresentante del comune, che lo porta nell’orfanotrofio del piccolo paese costringendolo a lavorare per avere almeno un pasto al giorno.
Successivamente passa da una situazione spiacevole dopo l’altra e perciò si dirige a Londra, dove, affamato e con le scarpe ridotte a brandelli, il ragazzo incontra Jack Dawkins, un ragazzo di qualche anno in più di lui, che lo invita a casa di un uomo di nome Fagin.
Inizialmente Oliver si sente felice di avere una compagnia simpatica ma ben presto si accorge che si tratta in realtà solo di una banda di ladri pericolosi che lo porteranno a trovarsi in nuovi guai.
Il destino pare avverso nei confronti di Oliver, ma la sua buona fede e la sua bontà riusciranno a portarlo fuori dai guai e a rimettere la sua vita sulla retta via.
Al contrario di quel che si pensa, Oliver Twist non è un comune libro di narrativa per ragazzi ma è il primo romanzo sociale inglese che viene utilizzato come forma di critica alla società in cui l’autore vive.
Nel romanzo sono presenti infatti molte tematiche importanti e poco gioiose che fin da subito catturano l’attenzione del lettore.
Tramite il protagonista Oliver, Charles Dickens denuncia lo sfruttamento minorile all’interno e all’esterno delle fabbriche. Il protagonista infatti si ritrova a soli nove anni a dover fare dei lavori forzati e ad essere sfruttato da tutti, persino da Fagin che in realtà lo vorrebbe sfruttare solo per compiere dei furti.
Si parla dunque di sfruttamento minorile e dei bassifondi delle grandi città, considerati in quanto considerati a lungo tempo covi di criminali, cioè persone che, pur di guadagnare qualcosa di più, si sono date alla malavita.
Il genio di Dickens però non riserva al suo protagonista solo disgrazie, ma anche alcune giornate spensierate e persone pronte ad aiutarlo, tutti eventi che si equilibrano tra loro e permettono al ragazzo di formare e temprare il proprio carattere. Oliver riceve aiuti non solo da persone abbienti che prendono a cuore il destino del bambino, ma anche da qualche anima pia tra i criminali come Nancy, uno dei personaggio che più commuove all’interno del romanzo grazie al suo ruolo di “angelo custode”. Nancy è una giovane prostituta costretta da Fagin a fare questo mestiere per sopravvivere che prende a cuore il ragazzo, aiutandolo a uscire fuori dal brutto giro in cui si è trovato e in generale dal mondo dei bassifondi.
Sono vari i personaggi “cattivi” che Oliver incontra ma tra loro spiccano Fagin e Bill Sikes. Fagin è un personaggio molto complesso visto che cerca di tenere Oliver con sè ad ogni costo ma senza apparente motivo oltre al furto. Bill Sikes invece è quello che si può considerare il villain principale, un uomo cattivo con scatti di ira improvvisi e anche un po’ squilibrato.
Il lessico forbito e la lunghezza della storia possono spaventare un po’, ma appena si inizia la lettura il lettore difficilmente riuscirà a staccarsi dalle pagine.
Oliver Twist è un libro che penso debba essere letto almeno una volta nella vita in quanto è uno dei romanzi di formazione migliori di sempre e riesce a far capire che anche negli attimi più bui bisogna sempre tenere alta la speranza in quanto il “twist” che potrebbe portare momenti di fortuna è sempre dietro l’angolo.
CONTENUTO: 5
SCORREVOLEZZA: 5
PIACEVOLEZZA: 5
STILE: 5
ORIGINALITA’: 5
VOTO MEDIO: 5
– Sophie