Recensione libro Il primo caffè della giornata di Toshikazu Kawaguchi

Editore: Garzanti
Anno di pubblicazione:2022(Italia), 2018 (prima pubblicazione)
Pagine:180
Saga:Funiculi Funicula #
3

Il primo caffè della giornata è il terzo capitolo della saga sulla caffetteria in cui si può viaggiare nel tempo e, come nei precedenti libri, ripete lo stesso formato anche se in una location differente.
Sono passati diversi anni e, a causa di un imprevisto, i protagonisti si spostano in un’altra caffetteria in Giappone appartenente alla madre di Nagare, che quest’ultimo deve ora sostituire. Anche qui c’è la possibilità di viaggiare indietro nel tempo e, così, diverse persone tra cui uno di coloro che lavorano lì, Reiji, ne approfittano.
Come sempre ci sono quattro storie: La figlia, Il comico, La sorella minore e L’uomo che non sapeva dire “ti amo”.

In ognuna di queste i protagonisti viaggiano nel tempo per poter chiarire delle situazioni e provare a rimediare i propri errori, anche se naturalmente non possono impedire l’avvenimento di alcuni eventi come la morte.
Fondamentalmente si tratta sempre delle stesse storie proposte nei libri precedenti con qualche leggera modifica, tanto che il libro risulta parecchio ripetitivo. Vengono inoltre ripetute fin troppe volte le regole, il che risulta straziante, anche se per fortuna non occupano gran parte di un capitolo come nel successivo (di cui parleremo in un’altra recensione).
Le storie sono talmente ripetitive che risulta difficile oramai provare tristezza, in quanto si è preparati a qualsiasi colpo di scena strappalacrime e, ormai, bisogna dirlo, palesemente forzato e prevedibile.
Interessanti solo quei pochi approfondimenti sulla “lore” della caffetteria e un po’ la storia del comico, ma niente di entusiasmante o per cui vale la pena leggere il libro.

Ormai Toshikazu Kawaguchi ha preso gusto nello scrivere sequel per amore dei soldi e si è capito, ma non se ne può più delle stesse storie prevedibili e nemmeno lo stile estremamente scorrevole può salvarlo. Carino sì ma “troppo”. Troppo finto, troppo prevedibile, troppo ripetitivo e troppo per tante altre cose.

CONTENUTO:2
PIACEVOLEZZA:2
SCORREVOLEZZA:3.5
STILE:2
ORIGINALITA’:1
VOTO MEDIO:2
-Jade

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