Recensione Crudelia di Craig Gillespie

Crudelia (Cruella) è un film diretto da Craig Gillespie che racconta le origini del personaggio iconico Crudelia, famoso per essere l’antagonista principale ne La carica dei 101.

La piccola Estella Miller è una bambina dai particolari capelli metà bianchi e metà neri molto creativa ma crudele, tanto che a causa di questo suo aspetto caratteriale la madre la chiama Cruella. Sono molte le occasioni in cui si mette nei guai e proprio per questo la madre sarà costretta a ritirarla dalla scuola privata e prova a cercare di costruire un nuovo futuro per entrambe a Londra.
Prima però si ferma davanti ad un imponente villa per chiedere aiuto ad una persona, ma anche questa volta la curiosità di Estella la mette nei guai causando la morte della madre.
Sola ed abbandonata, la bambina raggiunge Londra e fa la conoscenza di Jasper e Horace, due bambini ladruncoli che decidono di “adottarla”.
Gli anni passano e i furti diventano più architettati sebbene il sogno di Estella di diventare una stilista continui a vivere, tanto che il giorno del suo compleanno Jasper riesce a farle ottenere un lavoro ai grandi magazzini Liberty. Grazie a questo lavoro riesce a conoscere la Baronessa, la donna più influente nel campo della moda, che decide di assumerla vedendone il talento. Sembra tutto un sogno fino a quando Estella scopre che la donna ha ucciso sua madre anni prima ed inizia così la sua vendetta anche grazie al suo alterego di nome Cruella, che a colpi di moda sconfigge la Baronessa.

L’idea della Disney negli ultimi anni è ricreare tutti i suoi film d’animazione in chiave live action sfruttando anche gli antagonisti iconici e creando per loro dei film che vadano a spiegare l’origine della loro cattiveria. Tutto questo è nato dal film Maleficent, che narra delle origini della villain de La bella addormentata nel bosco Malefica, ma mentre quello non ha avuto molti riscontri positivi, questo è riuscito ad approfondire meglio il personaggio di Cruella e a renderlo persino più completo.

Sebbene anche in questo caso sia presente un vecchio trauma che va a “giustificare” le azioni della protagonista, stavolta si chiarisce che fin dall’inizio esiste una parte “cattiva” di Estella che la condiziona quasi in ogni sua scelta, fino a riprendersi la vendetta che aspettava da una vita. Man mano che agisce contro la Baronessa, si può notare un cambio evolutivo nella protagonista anche grazie alla bravura della bravissima Emma Stone.

Infatti non penso che questo film avrebbe avuto lo stesso successo senza di lei. Emma Stone si è calata benissimo nella parte di Cruella tanto da mantenere il pubblico incollato allo schermo. Al suo fianco troviamo Emma Thompson, Joel Fry e Paul Walter Hauser, i quali sono riusciti a stupire nei ruoli della Baronessa, di Jasper e di Horace.

I punti di forza di questo film sono dunque un cast degno di nota e dei costumi stupendi, ma anche la storia, per una volta, è abbastanza coerente e coesa e cerca di non dare un tono eccessivamente smielato o drammatico in stile Maleficent. Rispetto a quest’ultimo la Disney ha fatto un notevole salto di qualità, motivo per cui, anche se questi film non sono necessari, se continuano su questa scia potrebbero almeno essere più apprezzabili, riuscendo ad approfondire meglio dei personaggi iconici dei classici Disney.

CONTENUTO: 5
PIACEVOLEZZA: 4,5/5
SCORREVOLEZZA: 5
RECITAZIONE: 5
ORIGINALITA’: 4,5/5
VOTO MEDIO: 4,92
– Sophie

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