Recensione libro Il piccolo burattinaio di Varsavia di Eva Weaver

Il piccolo burattinaio di Varsavia (The Puppet boy of Warsaw) è un romanzo drammatico scritto da Eva Weaver e ambientato durante la seconda guerra mondiale nel ghetto di Varsavia.

Editore: Oscar Mondadori
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 282

Mika sta passeggiando con il nipote Danny a New York quando si imbatte in un volantino di uno spettacolo di burattini che parla della sua storia. Sconvolto dal passato dimenticato, l’uomo anziano ritorna a casa intento a riportare a galla una parte della vita che ha voluto dimenticare per raccontarla a Danny.
Mika così gli racconta di come lui e alcuni suoi familiari sono stati rinchiusi nel ghetto, del cappotto pieno di tasche di suo nonno e del fatto che diventare burattinaio gli ha permesso di continuare a vivere poiché un soldato nazista lo aveva ingaggiato per intrattenere i soldati. Ma ancora gli racconta delle fame, della paura, della perdita di amici e parenti e soprattutto della rivolta che i ragazzi del ghetto di Varsavia hanno organizzato per rispondere al fuoco nemico.
Danny non sa che il burattino del principe, la figura che più rincuorava Mika e che ha regalato al soldato Max anni addietro, sta tornando a casa da lui per aiutarlo a mettere pace al tormento del nonno.

Se siete alla ricerca di un libro basato sull’Olocausto allora vi segnalo questa storia. Sebbene sia un’opera di fantasia, non basata su un personaggio reale, Eva Weaver ha fatto un ottimo lavoro riuscendo a descrivere bene la vita all’interno del ghetto di Varsavia durante la seconda guerra mondiale. Laddove dunque i personaggi non sono reali, gli eventi che fanno da sfondo e il luogo lo sono e l’autrice è riuscita a inserire bene la storia all’interno del contesto.
Nel romanzo Mika, ora adulto, narra al nipote la sua (dis)avventura iniziata assieme al nonno e a sua madre e di come sia stato involontariamente proprio il primo a salvarlo, grazie a un cappotto pieno di tasche (adatto per nascondere oggetti di ogni tipo) e una stanza piena di burattini. In quel luogo Mika ritrova la serenità costruendo burattini e cerca di far vivere questa sua sensazione anche agli altri organizzando spettacoli sia per chi poteva pagare che per le persone che non se lo potevano permettere come orfani e malati.

Sfruttando eventi e talvolta personaggi storici come Janusz Korczak, la Weaver è riuscita a rendere la trama molto scorrevole e la storia drammatica e interessante allo stesso tempo, riuscendo a portare alla luce una storia affascinante e particolare ma verosimile.

CONTENUTO: 4,5/5
PIACEVOLEZZA: 4,5
SCORREVOLEZZA: 4
ORIGINALITA’: 3,5/4
STILE: 4,5
VOTO MEDIO: 4,3
– Sophie

Lascia un commento