Recensione film Paranormal Activity-Parente prossimo di William Eubank

Uscito in Italia parecchio in sordina, Paranormal Acitivity-Parente prossimo è il settimo capitolo della saga Paranormal Activity, anche se, di fatto, è persino più spin-off del capitolo Il segnato in quanto è totalmente sconnesso alla serie principale.

Margot è una regista di documentari che cerca delle risposte sulla madre e sulla sua famiglia in generale all’interno di una comunità amish, dove vorrebbe anche dirigere un documentario.
Margot riesce a ottenere il permesso della comunità e inizia a filmare e indagare al tempo stesso, scoprendo numerose cose sul conto della madre e del villaggio.

Dimenticatevi Toby, Katie, Kristi e parentele varie in quanto stavolta la protagonista è scollegata a tutta la loro storia. Quest’ultima, Margot, è in cerca della madre e perciò con la scusa del documentario cerca di risalire agli unici indizi che ha su di lei. Sin da subito c’è qualcosa di strano nella comunità amish, che si rivelerà essere in realtà una setta che lotta contro il demone Asmodeus, il quale, se liberato, porterebbe alla follia tutte le persone che lo circondano.

Il titolo “Paranormal activity” poteva benissimo essere tolto o in quanto questo film non c’entra davvero nulla con la saga e perciò il suo nome risulta parecchio ingannevole. Ci si aspetta sin dall’inizio una di quelle poche informazioni che vengono diluite in tutti i film, ma stavolta non si ha nemmeno una di quelle, bensì una storia totalmente a parte su un nuovo demone e su una nuova setta.
I protagonisti sono costretti a fare una delle classiche scelte presenti in film horror-apocalittici: salvare una persona/se stessi o ipoteticamente l’intera umanità? Naturalmente non si sa se effettivamente ciò che viene detto in giro sia vero in quanto nessuno ha assistito personalmente alla venuta di Asmodeus, eppure tutti continuano la tradizione senza ribellarsi. Ma delle persone totalmente estranee sicuramente saranno pure più scettiche, per cui alla fine saranno loro a compiere questa scelta, facendo capire che stavolta effettivamente coloro che erano considerati “pazzi” avevano ragione, in stile 10 Cloverfield Lane.

La storia è scorrevole e tutto sommato riesce a prendere, ma purtroppo è, come negli altri film, estremamente superficiale. Gli spaventi e la suspense sono praticamente assenti e la recitazione non è il massimo, abbassando così il livello del film.

In generale questo capitolo non è il peggiore della saga (sempre ammesso che faccia parte di quest’ultima dato che il titolo è stato palesemente piazzato solo per ragioni di marketing), ma non riesce a spaventare nè a intrigare più di tanto, rimanendo dunque un horror qualunque che prova a fare un tentativo di scam con il nome sbagliato.

CONTENUTO:2
PIACEVOLEZZA:2
SCORREVOLEZZA:3
RECITAZIONE:1.8/2
ORIGINALITA’:2
VOTO MEDIO:2.3
-Jade

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