Recensione La ragazza della neve di Pam Jenoff

Editore: Newton Compton Editori
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: 352

La ragazza della neve (The Orphan’s Tale) è un romanzo storico sulla Shoah scritto da Pam Jenoff e pubblicato dalla Newton Compton Editori.

La giovane Noa è stata ripudiata dai genitori quando hanno scoperto che è rimasta incinta da una relazione con un soldato tedesco. Mesi dopo che il suo bambino è nato ed è stato preso dal governo, la ragazza lavora in una stazione come addetta alle pulizie in cui vede moltissime persone partire con i treni di bestiame. Un giorno viene attirata dal pianto di un bambino, che la spinge a prendere una decisione importante: prendere uno dei bambini e scappare con lui per salvargli la vita.
Purtroppo questa decisione è molto pericolosa perché la ragazza, inoltrandosi nel bosco, rischia di morire assiderata insieme al neonato, ma per sua fortuna viene accolta in un circo tedesco che la assume come trapezista. Lei e Astrid, una maestra ebrea sotto mentite spoglie, cominciano a legare con il passare del tempo e si ritroveranno ad essere l’una il supporto dell’altra.

La ragazza della neve è un mattoncino il cui titolo mi aveva attratta anche se la storia un po’ meno. Il libro narra le peripezie e le difficoltà che la seconda guerra mondiale e la Shoah hanno portato nella vita della tedesca Noa e dell’ebrea Astrid. Sebbene di carattere totalmente diverso, le due donne hanno cominciato a rappresentare l’una per l’altra un’ancora sicura in un mondo andato a rotoli dove il circo è diventato per loro la cosa più simile a una casa.

La storia è molto coinvolgente sebbene abbia diversi punti morti e a tratti si perda un po’ con le descrizioni, soprattutto quando il circo si sposta da un posto all’altro.

Purtroppo in parte anche i personaggi sono un po’ vuoti a cominciare da Noa. La ragazza si presenta come una persona perduta ma man mano che la storia procede muta in una persona più sicura di sè. In poche parole al posto di una ragazzina che si piange addosso scopriamo in Noa un personaggio che, non si può definire completo, ma che alla fine non dispiace tanto.
Astrid invece è il suo contrario visto che all’inizio della storia si presenta come una persona matura con un passato tragico alle spalle ma man mano mostra il suo lato fragile e le sue paure.
Al di là dei vari traumi che hanno caratterizzato i personaggi, purtroppo rimangono un po’ stereotipati sia loro che i personaggi secondari come ad esempio il figlio antipatico del proprietario del circo o l’amante di Astrid.

La ragazza della neve non è un libro brutto ma non è una storia che spicca tra le tante altre, al punto che la cos che attrae di più di questo romanzo è proprio il titolo.

CONTENUTO: 3,5/4
PIACEVOLEZZA: 3,5
SCORREVOLEZZA: 3,5
ORIGINALITA’: 3,5/4
STILE: 3,5
VOTO MEDIO: 3,50
– Sophie

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