Recensione Jumanji di Joe Johnston

Nel 1969 il piccolo Alan Parrish trova un vecchio gioco da tavolo abbandonato, ignorando che esso sia “maledetto”. Il bambino decide di giocarci con la sua amica Sarah ma, dopo un brutto tiro di dadi, il ragazzo viene risucchiato all’interno del gioco come penitenza e la sua amica scappa spaventata.
Ventisei anni dopo Peter e Judy trovano il gioco e durante la folle giocata riescono a liberare Alan, il quale cerca in ogni modo possibile di terminare la partita iniziata anni prima e riportare tutto alla normalità anche grazie all’aiuto di Sarah.

Jumanji è un film fantasy diretto da Joe Johnston ed è basato sull’omonimo albo illustrato per bambini di Chris Van Allsburg.
La storia ruota attorno a un gioco da tavolo che ricorda moltissimo il gioco dell’oca, solo con molta più dinamica e molto più pericoloso. Jumanji, nome anche del film, è infatti un gioco magico che mette alla prova i giocatori ingenui che decidono di sfidarlo prendendo alla lettera le diciture dei classici giochi da tavolo.

Il film non vanta di un cast molto esteso. Kirsten Dunst e Bradley Pierce, con una recitazione un po’ acerba data non solo dalla giovane età ma dai propri personaggi, interpretano Judy e Peter Shepherd, i quali si trasferiscono dalla zia in seguito alla morte dei genitori. Bonnie Hunt (Sarah Whittle) invece si ritrova imprigionata in un personaggio inizialmente molto piagnucolone ma che alla fine rivela una forza inaspettata. Il classico personaggio stereotipato e quasi privo di caratterizzazione.
Inutile dirlo ma Robin Williams è colui che ruba tutta l’attenzione. Sebbene anche il suo personaggio sia molto prevedibile e limitato, Williams riesce a dargli un po’ di carattere riuscendo a coinvolgere lo spettatore.

Gli effetti speciali sono discreti, anche se in alcuni punti sono talmente evidenti da rovinare la scena. Capisco che bisogna considerare anche l’anno di uscita del film ma vi ricordo che Star Wars, i cui effetti speciali sono il suo punto forte, era già uscito da anni, quindi i produttori di Jumanji non hanno scusanti.
Le ambientazioni e gli effetti scenici aiutano un po’ a riparare a questa grave mancanza anche se non fanno miracoli (mi riferisco soprattutto alla pianta carnivora plasticosa a fine film).

Pur essendo un cult assoluto il film non è esente da difetti, ma, nonostante ciò, Jumanji risulta un buon film d’avventura e commedia e presenta una delle migliori interpretazioni di Robin Williams.


CONTENUTO: 3.5
RECITAZIONE: 3.5
SCORREVOLEZZA: 4
PIACEVOLEZZA: 3.5/4
ORIGINALITA’ DEL CONTENUTO: 3.5/4
VOTO MEDIO: 3.7
– Sophie Robin Kendrick

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