Recensione Il Gobbo di Notre Dame II – Il segreto della campana

Il gobbo di Notre Dame 2 (The Hunchback of Notre Dame II) è il sequel del classico Disney Il gobbo di Notre Dame. Diretto da Bradley Raymond e distribuito nel 2002, il film è solo per Direct-to-Video ovvero è uscito solo per le VHS e DVD.

5 anni dopo la morte di Frollo e la liberazione di Parigi, è arrivata l’annuale festa dell’amore. I preparati per Le Jour D’Amour sono quasi ultimati quando si presenta il circo in città. Quasimodo accompagna il piccolo Zephyr, figlio di Febo ed Esmeralda, per assistervi e poter rivedere la bellissima Madellaine.
La ragazza è l’apprendista del mago Sarousch che la spinge a far amicizia con il campanaro, per allontanarlo da Notre Dame e poter rubare la campana più preziosa della chiesa: La Fidèle.
Dopo che tutti i nodi vengono al pettine, Quasimodo decide di fidarsi di nuovo di Madellaine e insieme salveranno la campagna e il piccolo Zephyr.

Inizialmente il sequel doveva uscire nel 1999 ma fu rimandato per permettere la registrazione della canzone I’m gonna love you di Jennifer Love Hewitt.

Il sequel presenta una grafica pessima, un suono discutibile ma soprattutto disegni neanche paragonabili al precedente. Sono un pugno in un occhio a causa dei colori brillanti e dei tratti non dettagliati. E’ un passo indietro in confronto ai capolavori usciti nello stesso anno ma essendo un sequel, non c’è da stupirsi che il cast non abbia perso molto tempo con la sua elaborazione.

Un fattore positivo è che la maggior parte del cast di doppiatori de Il Gobbo di Notre Dame è tornato nello studio per ridare la voce ai personaggi. Ad esempio Massimo Ranieri, doppiatore di Quasimodo nel classico, riprende il suo ruolo al fianco di Roberto Pedicini, doppiatore di Febo.
Purtroppo Mietta, doppiatrice di Esmeralda, non è inclusa in questo cast ma la sua parte è stata presa da Franca D’Amato.
Tra i personaggi principali entra in scena Laura Lenghi, doppiatrice di Madellaine.

Di questo lungometraggio, l’unica cosa che ho apprezzato veramente è la canzone che Quasimodo canta a Laverne. Si chiama Miracoli comuni e parla dell’amore comune della gente, che effettivamente è una cosa che non ha mai provato. E ci sta benissimo perché tende a completare il personaggio.
Il resto è proprio da buttare. Oltre ai difetti derivati da una scarsa elaborazione, la storia tende ad una specie di Teen-Drama adolescenziale. Mi riferisco all’improvvisa storia d’amore nata tra Quasimodo e Madellaine. Come possiamo ricordare, anche nel precedente Quasimodo era invaghito di Esmeralda quindi questo lungometraggio sembra solo un modo disperato di trovare la fidanzata al protagonista.
E’ come se Quasimodo sia entrato nella mente dei produttori implorandogli di fargli trovare l’anima gemella, esattamente come succede alle principesse Disney.

PARAMETRI
CONTENUTO: 2
SCORREVOLEZZA: 3
DISEGNO: 2
PIACEVOLEZZA: 2,5/3
BONUS
DOPPIAGGIO: 3
ORIGINALITA’ DEL CONTENUTO: 1,5
SOUNDTRACK: 3,5
VOTO MEDIO: 2,52
– Sophie Robin Kendrick

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