Recensione Hell fest di Gregory Plotkin

La giovane Natalie decide di fare una sorpresa alla sua ex coinquilina Brooke per le vacanze di Halloween. Natalie la invita ad unirsi al suo gruppo per prendere parte ad Hell Fest, un parco a tema horror che gira per il paese durante la stagione di Halloween. Su questo parco gira la voce che anni prima sia stata trovata una ragazza uccisa in modo brutale ma viene etichettata come una voce per incrementare le vendite dei biglietti ed attirare curiosi.
Sebbene inizialmente Natalie sembri divertirsi molto, soprattutto in compagnia della sua cotta Gavin, presto comincia a sospettare di essere inseguita da un tizio con una maschera che verrà chiamato L’Altro. Inizia così la notte più spaventosa per Natalie, una notte da brividi che la porterà ad uscire le unghie e a lottare, usando anche l’ingegno, per salvarsi.

Chiariamo che Hell Fest può sembrare un’idea originale ma non lo è. Diretto da Gregory Plotkin, il film esce nel 2018 poche settimane dopo l’uscita nei cinema di Blood Fest che, guarda caso, tratta la stessa tematiche solo in modo più originale. Ora non voglio insinuare niente anche perché negli anni sono stati molti i film horror dedicati ai luna park, i quali sono un’ambientazione che si adatta molto a questa categoria. Tra i due titoli, però, vi consiglio di vedere proprio Blood Fest e vi spiego anche perchè.
La trama di questo film si basa principalmente su un classico horror in cui la protagonista di turno e il suo gruppo di amici vengono presi di mira dal pazzo assassino, in pratica la scopiazzatura di un qualsiasi slasher ma all’interno di un parco di divertimenti proprio a tema horror. La nostra protagonista ha pure le fattezze della classica Final Girl, cioè la ragazzina innocente del gruppetto che mostra di avere coraggio solo verso la fine nonchè unica sopravvissuta.
In un film in cui per una volta si fa il tifo per l’assassino, neanche gli effetti speciali e scenici riescono a dare supporto a questa trama poco originale e particolarmente noiosa composta unicamente da jump scare prevedibili e poco accurati.

Amy Forsyth, l’attrice che ha interpretato la protagonista Natalie, non è riuscita a cambiare le sorti di questa storia destinata al dimenticatoio ma ha contribuito a renderla ancora più noiosa sprofondando nel suo ruolo poco accurato e per nulla originale con una recitazione alquanto piatta.
Reign Edwards, Christian James, Matt Mercurio e persino l’attrice Bex Taylor-Klaus (nota per la serie Scream) non riescono per nulla ad emergere anche a causa dei loro personaggi stereotipati e confinati ai ruoli di amici della protagonista e carne da macello.

Dal titolo Hell Fest potrebbe apparire accattivante ma come si può evincere dalla recensione non è la migliore scelta per una serata a tema. Sono differenti i titoli che trovano ambientazione in un luna park e non vedo come questa storia che appare fin da subito poco originale possa riuscire ad emergere tra loro.

CONTENUTO: 2
PIACEVOLEZZA: 1,5
SCORREVOLEZZA: 1,5
RECITAZIONE: 1,5/2
ORIGINALITA’: 2
VOTO MEDIO: 1,80
– Sophie

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