Recensione film Bella in rosa di Howard Deutch

Molly Ringwald era ed è tutt’oggi, anche se spesso nei panni di “madre di”, una queen dei teen movie. Lei e altri attori negli anni ’80 hanno dato vita al Brat Pack, un gruppo di attori che si è occupato di film dalle tematiche adolescenziali che tutt’oggi sono definiti dei veri e propri cult, come Breakfast club, Sixteen candles e Bella in rosa.

Quest’ultimo vede come protagonista Andie Walsh, un’adolescente quasi diciottenne che manda avanti la famiglia composta da lei e dal padre in seguito all’abbandono della madre. Il padre, infatti, non riesce a riprendersi dall’abbandono della moglie e perciò non cerca lavoro, mentre lei non solo cerca di mandare avanti la famiglia lavorando part time in un negozio di dischi, ma anche di essere sempre impeccabile a scuola sia nei voti che nello stile. Grazie a una borsa di studio è riuscita a entrare in una scuola per persone benestanti, ma a causa del suo ceto sociale e del suo aspetto viene presa in giro, cosa che la porta a cucirsi costantemente degli abiti nuovi per apparire diversa. Duckie, un amico d’infanzia, è innamorato di lei e la corteggia ma lei è innamorata di Blane, ragazzo ricco e di bell’aspetto che ricambia ma ha addosso la pressione sociale degli altri e della propria famiglia, cosa che lo porta ad allontanarsi momentaneamente da Andie. Alla fine sarà il vero amore a trionfare e, in stile Cenerentola, Andie andrà al ballo con un nuovo vestito e finalmente avrà il proprio lieto fine con Blane.

Il film di per sè non è niente di che in quanto è una sorta di Cenerentola estremamente rivisitato, una storia vista più e più volte. Per l’epoca però è senz’altro una novità, tanto che non è un caso se questo e altri film come Grease o Dirty Dancing hanno ottenuto una certa fama. I teen movie hanno affascinato sempre gli adolescenti, i giovani adulti e non solo nel corso degli anni, per cui ritrovarsene alcuni in quel periodo finalmente in grado di rappresentare le nuove generazioni del tempo è stato senza alcun dubbio una ventata d’aria fresca. Tutto, infatti, nel film urla “anni ’80”, in primis gli abiti di Andie, oggi definibili a dir poco osceni ma ai tempi probabilmente alla moda.

La storia è semplice e prevedibile anche se onestamente non si vede mai tutta questa chimica tra Andie e Blane, il quale è decisamente inferiore a lei in quanto a maturità. Anche Duckie però non è un buon partito per lei, dato che non fa altro che metterla in imbarazzo mettendo su anche scene a dir poco cringe (quella del negozio di dischi in primis). Interessanti invece la protagonista e Iona, anche se poco approfondita.

Molly Ringwald se l’è cavata nei panni di Andie anche se un po’ tutti sono stati bravi ma non eccezionali. Jon Cryer è senza dubbio il più eccentrico a causa del suo personaggio, cosa che forse lo fa emergere maggiormente rispetto agli altri anche se, come loro, anche la sua interpretazione non è stata la migliore.

Nel complesso è un film carino ma oggi dimenticabile, che probabilmente bisogna vedere più con l’ottica da “adolescente in quel periodo” per comprendere meglio il suo status di cult.

CONTENUTO:3
PIACEVOLEZZA:2
SCORREVOLEZZA:3
RECITAZIONE:2.8
ORIGINALITA’:3
VOTO MEDIO:2.8
-Jade

Lascia un commento