Recensione film Nimona di Nick Bruno e Troy Quane

Basato sull’omonimo graphic novel di ND Stevenson, Nimona di Nick Bruno e Troy Quane è un film d’animazione che ha come tema centrale quello della diversità, anche se al suo interno presenta altre tematiche profonde che riesce a sviluppare abbastanza bene.

In un regno medievale-futuristico l’Institute for Elite Knights protegge gli abitanti del posto dalle minacce. Secondo un’antica leggenda, l’eroina Gareth avrebbe mille anni prima salvato il regno da una creatura mostruosa, la stessa che l’Institute for Elite Knight continua a promettere di tenere lontana dal regno.
Inizialmente solo i discendenti di Gareth potevano diventare cavalieri, ma grazie alla regina Valerin tutti possono entrare a far parte dell’istituto. A tal proposito viene scelto come rappresentante Ballister Blackheart, un uomo che si è distinto nel suo percorso di studio e addestramento e che finalmente sta per partecipare alla propria cerimonia d’investitura, fino a quando qualcosa non va storto. Durante la cerimonia, un raggio laser che parte proprio dalla spada di Ballister colpisce e uccide la regina Valerin mentre Ambrosius Goldenloin, cavaliere discendente di Gareth nonché partner di Ballister, gli recide il braccio destro nel tentativo di salvare la sovrana.
Da quel momento Ballister è costretto a darsi alla macchia nonostante la sua innocenza, ma il suo periodo di isolamento finisce quando Nimona, una creatura mutaforma perseguitata per i suoi poteri, non si propone come sua aiutante. Nimona, che inizialmente pensa a Ballister come un “cattivo” simile a lei perchè perseguitato per qualcosa di cui non ha colpa, aiuta Ballister a scoprire cosa sia successo realmente durante la cerimonia d’investitura, facendogli capire quanto sia corrotto il sistema e che lei stessa ne è sempre stata una vittima.

Dietro i suoi colori sgargianti e una co-protagonista eccentrica e super caotica, il film Nimona cela tante tematiche profonde che portano lo spettatore a riflettere durante e dopo la visione.
Come sostenuto da Nimona, lei e Ballister sono due spiriti affini: accusati di qualcosa di cui non hanno colpe, i due sono ricercati e costretti a vivere ai margini della società, considerati come “cattivi” dalla gente che si autoprofessa normale.
L’unica colpa di Nimona è quella di essere diversa, di essere una mutaforma, mentre l’unica di Ballister è pure quella di essere non conforme all’idea di un cavaliere. Dietro la sua personalità stravagante, vivace e accesa, Nimona nasconde un oscuro passato che tutt’ora la tormenta e la porta a dubitare degli altri e persino di se stessa, sorte che accade anche a Ballister nonostante sia molto più riservato, calmo e riflessivo. I due sono le due facce della stessa medaglia, due modi diversi di reagire alle discriminazioni e alle ingiustizie che, se uniti, portano ad un’effettiva reazione efficace. Il contrasto tra i due e i dialoghi/gag sono dunque così d’effetto nonché uno dei punti di forza del film, dato che sin dall’inizio non si può non apprezzare l’energia infinita di Nimona.

Scordatevi infatti le classiche manic pixie dream girl, in quanto Nimona è tutto fuorché la ragazza strana ma perfetta coi capelli colorati in stile Scott Pilgrim. Nimona è sboccata, caotica, fin troppo vivace e impulsiva e, nonostante le apparenze, anche insicura e profondamente ferita. Il suo personaggio è caratterizzato estremamente bene, cosa che vale anche per lo stesso Ballister sebbene abbia una personalità totalmente opposta.
Anche lui, nonostante sia un personaggio più tranquillo, mostra un carattere ben definito e coerente e, oltre a ciò, dimostra anche una certa maturità che lo porteranno a una crescita caratteriale e a espandere i propri limiti mentali. Ambrosius Goldenloin invece sembra per tutto il tempo una semplice spalla, il classico golden boy e cavaliere perfetto che mostra una caratterizzazione davvero minima. Ciò è un peccato perché la sua relazione con Ballister ha un certo potenziale e si vede che tra i due personaggi c’è chimica, solo che a causa della poca caratterizzazione e a tratti antipatia di Ambrosius questo rapporto viene poco approfondito. Anche i cattivi non sono eccessivamente approfonditi, in particolar modo uno dei principali ma di cui non farò spoiler.

Il doppiaggio è buono sia in italiano che in inglese mentre lo stile grafico è molto particolare ma si addice totalmente all’opera. Nimona è rosa, colorata, vivace e sin da subito il suo stile va in netto contrasto con quello in stile medievale e più “spento” degli altri personaggi. Anche in questo lei infatti si distingue, venendo contrapposta agli altri anche graficamente.

Nimona è dunque una fiaba moderna e antica allo stesso tempo, un’opera profonda che parla di uguaglianza, diversità e discriminazione degna di diventare un cult per tutte le generazioni indipendentemente dall’età, nonché un’ottima commedia con dei protagonisti ben sviluppati.

CONTENUTO:4
PIACEVOLEZZA:4
SCORREVOLEZZA:4
ANIMAZIONE:4.5
DOPPIAGGIO:4
ORIGINALITA’:4
VOTO MEDIO:4
-Jade

FILM DA OSCAR:
Agli Oscar 2024 è stato candidato come Miglior film d’animazione.

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