Recensione film Il tuo Natale o il mio 2 di Jim O’Hanlon

Il primo film de Il tuo Natale o il mio è risultato una discreta commedia degli equivoci, genere che il regista vuole riproporre anche nel sequel.

James e Hayley fanno la prima vacanza assieme con le rispettive famiglie nel periodo di Natale e decidono di andare sulle Alpi per fare una settimana bianca. La famiglia di Hayley, non potendo permettersi lo stesso hotel degli Hughes, prenota da un’altra parte, solo che a causa di un fraintendimento James e la sua famiglia finiscono nella stalla-baracca che avevano scelto i Taylor mentre questi ultimi si ritrovano in un hotel super lussuoso. Come se questo malinteso non fosse abbastanza, Hayley trova un anello di fidanzamento nella valigia che pensa essere di James dato che pure quelle sono state invertite quando c’è stato il fraintendimento. James, che ancora pensa non sia il momento giusto per sposarla, le nasconde invece un ipotetico trasferimento di un anno negli Stati Uniti per un corso di film. Ancora una volta i due, a causa di vari malintesi, subiranno diversi alti e bassi, ma alla fine tutto andrà per il meglio.

Va bene una volta, ma finire due volte in una rete intricata di equivoci e malintesi è un po’ troppo. La nostra coppia a quanto pare non ha imparato bene le regole basi della comunicazione e si ritrova ancora una volta a fraintendere cose. In questo caso però è più Hayley da sola a complicarsi le cose, in quanto salta a conclusioni un po’ troppo affrettate dopo aver visto l’anello e si fa castelli mentali senza senso. A parte che questi dopo nemmeno un anno e qualche mese vogliono sposarsi quando fino a qualche mese prima non sapevano niente l’uno dell’altro, ma farsi film mentali su un anello trovato a caso su una valigia che potrebbe essere anche del padre significa non usare minimamente la logica. Invece in tre secondi tutto l’hotel pensa che lei si stia per sposare e rischia pure di perdere l’anello per alimentare la sua voglia di farsi film mentali. James in questo caso è più la vittima, anche se pure lui al solito nasconde cose. Come se non bastasse, Hayley inizia a perdere il senno e a pensare male di qualsiasi cosa, al punto che alla fine diventa praticamente insopportabile, in quanto mostra un’involuzione assurda.
Il finale è poi totalmente senza senso e per niente in linea con il resto del film, dato che contraddice tutte le sceneggiate che fa Hayley e evidenzia il fatto che questi non solo non sono pronti a sposarsi, ma quasi manco a stare insieme.

Cora Kirk è stata brava ma il cast in generale è stato stavolta abbastanza mediocre, come se tutti fossero stati costretti a prendere parte a questo sequel decisamente forzato.
In generale, purtroppo, questo è uno dei tipici casi in cui un sequel non ha fatto altro che peggiorare la situazione, mostrando un evidente involuzione di tutti i personaggi, un cast estremamente svogliato e una sequela di equivoci fin troppo improbabili e privi di logica che non fanno filare liscia la trama come nel primo capitolo.

CONTENUTO:1.5
PIACEVOLEZZA:1.5
SCORREVOLEZZA:3
RECITAZIONE:2
ORIGINALITA’:0.5
VOTO MEDIO:1.7
-Jade

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