Recensione Ci vediamo per un caffè di Toshikazu Kawaguchi

Editore: Garzanti
Anno di pubblicazione:2023(Italia), 2021 (prima pubblicazione)
Pagine:160
Saga:Funiculi Funicula
#4 (anche se in realtà è più un #1.5)

Ci vediamo per un caffè è il quarto capitolo della nota saga di Toshikazu Kawaguchi iniziata con Finchè il caffè è caldo anche se stavolta non si tratta di un sequel ma di un midquel ambientato dopo il primo libro.

Ci sono anche stavolta quattro storie: Il marito che aveva ancora una cosa importante da dire, La donna che non riusciva a dire addio al suo cane, La donna che non sapeva come rispondere a una proposta di matrimonio e La ragazza che aveva cacciato via il padre.
Inutile dirlo che stavolta il copia-incolla è spudorato per tre su quattro racconti e l’unico effettivamente strappalacrime è il secondo, soprattutto se avete degli animali o se li avete avuti in passato. Gli altri sono delle palesi copie, talvolta a sesso invertito, dei racconti già scritti nei precedenti libri.
Non solo dunque ci troviamo di fronte ad un inutile midquel e non ad un sequel, ma non abbiamo nemmeno informazioni aggiuntive circa la storia di fondo dietro la saga. I precedenti capitoli hanno almeno aggiunto qualcosa in più su questa strana e caratteristica “tradizione”, mentre questo libro sembra essere stato fatto solo per rispettare qualche scadenza e guadagnarci sopra.
Dire che non accade nulla è voler minimizzare, senza parlare del fatto che vengano ripetute ogni tre secondi le regole, occupando gran parte dei capitoli. Ciò risulta straziante in quanto al posto di leggere una nuova storia si rileggono in loop quelle maledette regole, che ormai sono state tatuate sulla mente del lettore.

Ci vediamo per un caffè è un grande ed enorme no e, francamente, non consiglio di acquistarlo nemmeno a chi vuole completare la saga in quanto è solo un grande copia-incolla dei vecchi libri e non aggiunge nulla di nuovo.

CONTENUTO:0.5
PIACEVOLEZZA:0.5
SCORREVOLEZZA:3
STILE:1
ORIGINALITA’:0
VOTO MEDIO:1
-Jade

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