Film brutti: The night house di David Bruckner

Il rituale ha stupito grazie a quell’aria di mistero che aleggia per tutto il film e grazie alla notevole suspense, motivo per cui ci si aspettavano grandi cose per The night house-La casa oscura, uno degli ultimi film del regista David Bruckner.
Stavolta ci si allontana dalle montagne e dai boschi e si ha come ambientazione principale una misteriosa casa in cui vive la vedova Beth, la protagonista del film. Dopo la morte del marito lei si trasferisce definitivamente nella casa sul lago costruita da lui ma, col passare del tempo, nota sempre più stranezze tra cui una misteriosa figura che continua a perseguitarla.

L’idea della trama di quest’horror psicologico era carina ma il voler essere eccessivamente contorta e criptica ha rovinato sia la suspense che la storia nel suo complesso, la quale si rivela fin troppo intricata e anche un po’ “too much”. Come si suol dire “il troppo stroppia” e il cercare di essere fin troppo originale ha reso il film più mediocre e noioso di molti altri che, pur essendo non proprio “particolari”, almeno sono avvincenti.
Tra l’altro, nonostante la differente ambientazione, The night house in realtà non si discosta tanto da Il rituale e tenta di emularlo senza successo. Anche qua c’è infatti di mezzo un rituale, una sorta di lore attorno alla misteriosa casa che diventa un nuovo labirintico bosco nonostante sia un ambiente chiuso. La casa diventa il luogo di un nuovo inferno, di una serie di violenze che si ripercuotono pure sulla protagonista, la quale cerca di scoprire cosa si cela dietro la stessa struttura della particolare casa.

Rebecca Hall ha fatto delle interpretazioni decisamente migliori mentre il resto del cast è dimenticabile, un po’ come, in generale, l’intero film. Il voler strafare ha rovinato un’opera apparentemente interessante rendendola un buco nell’acqua, un film vuoto e privo di senso oltre che di suspense.

CONTENUTO:1.5 PIACEVOLEZZA:1
SCORREVOLEZZA:2
RECITAZIONE:2.5
ORIGINALITÀ DEL CONTENUTO:3
VOTO MEDIO:2
-Jade

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