Film brutti: It comes at night di Trey Edward Shults

Recensione:It comes at night di Trey Edward Shults è uno di quei film che sarebbero potuti benissimo diventare dei cult ma, a causa di una sceneggiatura pessima o altri problemi sfociano nel dimenticabile.

Ultimamente sta “tornando di moda” realizzare film in cui una famiglia o un gruppo di persone deve proteggersi da un nemico quasi del tutto ignoto sia allo spettatore che agli stessi protagonisti. Basti pensare al recente A quiet place o a Bird box, in cui i nemici non solo sono costretti a isolarsi, ma anche a rinunciare a qualcosa come emettere un qualsiasi suono o vedere.

Almeno, però, nei due film sopracitati esiste un nemico tangibile, che almeno una volta viene mostrato o di cui vengono riportate le conseguenze. Tutto ciò non accade in It comes at night, dove non si capisce come le persone si ammalino e a cosa sia dovuto tutto ciò. Almeno nel film E venne il giorno di Shyamalan una spiegazione, anche se non del tutto esaustiva, era stata data, mentre qui neanche se ne parla. Se si tratta di una malattia, allora, perchè è stato accostato a Bird box e A quiet place? Perchè, come ho già detto, anche lì c’è un gruppo di persone che deve proteggersi da qualcosa di semisconosciuto.

Qui il qualcosa è completamente sconosciuto, invece, per cui lo spettatore non a capire bene da cosa debbano difendersi i protagonisti. Qui entra in gioco forse il vero “nemico” dei protagonisti, ovvero la mancanza di fiducia verso il prossimo. In molti film e serie tv post-apocalittici si tende a fidarsi ben poco degli esseri umani, in quanto spesso sono persino più pericolosi di mostri, zombi e quant’altro. Questo tema, però, qui non è stato trattato molto bene e anche quando sembra che qualcosa stia accadendo veramente, alla fine viene accantonata. L’unica scena che avrebbe potuto destare una qualche preoccupazione ai protagonisti è stata realizzata malissimo e non si riesce a capire a fondo il perchè di questo meccanismo di autodifesa.

Per tutto il resto del film non accade assolutamente nulla e non si fa altro che sperare che migliori o finisca il più presto possibile. Le visioni da parte del ragazzo, i rapporti tra le due famiglie e il loro modo di sopravvivere non sono neanche minimamente spiegati e ciò porta non solo noia, ma anche frustrazione, perchè si vorrebbe sapere di più.

Joel Edgerton risulta inespressivo per tutta la durata del film e la recitazione degli altri, per quanto abbastanza buona, non riesce a sollevare la triste sorte del film dovuta a una sceneggiatura pessima.

Se cercate un film interessante su epidemie, nemici sconosciuti da affrontare o, in generale, un buon film ricco di suspense, cambiate film e, magari, guardatene un altro sulla scia di A quiet place, di cui parliamo in questa recensione.

CONTENUTO:0.25
PIACEVOLEZZA:0.25
SCORREVOLEZZA:1
RECITAZIONE:2.5
VOTO MEDIO:4

HORROR/ANSIOMETRO: 1 su 10
-Jay

Potete vedere questo film su Prime Video.

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