Stranger things-2° stagione

Recensione: Stranger things è una delle serie tv che hanno avuto più successo ultimamente, fama data anche dal fatto che sia presente sulla piattaforma Netflix. Il successo è stato tale che, nonostante la prima stagione fosse a mio parere già autoconclusiva, ne hanno prodotto una seconda per puri motivi di guadagno. Anche se è stata richiesta da molti non si è rivelata all’altezza della prima (già secondo me un filino sopravvalutata) e, addirittura, sembra essere la sua brutta copia. Molti eventi e scene della stagione precedente si ripetono anche se il nemico è differente. Che poi, all’inizio, prometteva di essere persino migliore della prima tra il grande mostro, il ritorno di Will , Sean Astin e, soprattutto, una nuova possibile storyline. Parlo proprio di Kali e di possibili altri personaggi simili ad Eleven, una storia che avrebbe potuto permettere di conoscere meglio questa sorta di “gang” -in primis Kali ed Eleven- e anche ribaltare la seconda stagione rendendola decisamente più interessante. Purtroppo tutto si è ridotto ad un episodio, parecchio inutile tra l’altro e non tanto emozionante come si prospettava.

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Tra i punti forti della stagione ci sono invece Max o “MadMax, il cambiamento radicale del comportamento di Steve, la ricostruzione del labirinto del Sottosopra, le scene con il nuovo nemico e…Bob. Partiamo dalla prima cosa. Maxine “MadMax” riesce a ribaltare lo stereotipo che vede unicamente il maschio alle prese con giochi e skate, pregiudizio presente tanto ai tempi quanto, purtroppo, anche ora anche se per fortuna in maniera parecchio minore. Sarebbe stato meglio però approfondire il suo personaggio ed eliminare il secondo noiosissimo triangolo amoroso della serie. Tramite lei si conoscerà il suo odioso fratellastro, tanto inutile quanto insopportabile, tanto che viene inserito forse al primo posto delle persone più inutili della serie, condividendolo con la povera Barbara. Steve in questa stagione cambia profondamente anche se ciò avviene in maniera troppo radicale. Beh, almeno finalmente però si dimostra finalmente utile e anche un buon personaggio. Le scene della ricostruzione del labirinto a mo’ di puzzle e quelle che introducono il nuovo demonemico sono fantastiche e quando Will viene catapultato nel Sottosopra ci sono dei paesaggi “dark” mozzafiato. Passiamo poi a Bob, decisamente sottovalutato. Il tipico “nerd” diventa il nuovo compagno della madre di Will e con il suo ingegno e la sua dolcezza riesce a conquistare i cuori dei fan, che senza dubbio lo ricordano in Goonies, un classico degli anni ’80-’90 ( e anche di oggi!). Peccato che sia durato poco, ma ha comunque lasciato il segno. Il personaggio migliore in assoluto invece è senza dubbio Dustin, coraggioso quanto simpatico e dolce, mentre al secondo posto c’è Jim Hopper, che riesce a non essere oscurato dal suo “rivale in amore” Bob. Il premio di worst character va invece al solito a Nancy, anche in questa stagione odiosissima.

Per quanto riguarda la recitazione al solito è buona, ma non a livelli eccelsi mentre la soundtrack non è male. Non mancano anche in questa stagione riferimenti a film cult come i Goonies (la stessa presenza di Sean Astin lo conferma), It, Stand by me, Alf, Alien, Bella in rosa, L’esorcista , Capitan America il soldato d’inverno per il fantastico trucco di Eleven (ironicamente parlando ovviamente) e anche a videogiochi d’epoca.

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Un ultimo piccolo appunto sta nel povero  Mews, la cui morte è stata parecchio inutile e significativa allo stesso tempo tanto da aver creato il movimento #prayforMews. Povero gatto, forse era il mio personaggio preferito in assoluto. Detto questo data la stagione sottotono spero in una terza che riesca ad essere superiore persino alla prima dato che i presupposti ci sono tutti.

CONTENUTO: 1.5 PIACEVOLEZZA: 2 SCORREVOLEZZA: 3 RECITAZIONE (lingua originale): 2.5/3 VOTO MEDIO:2.32

-Jade

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