Recensione Stranger things-4° stagione

Nonostante non sia ai livelli della prima, la quarta stagione riesce un po’ a riprendere le redini della serie portandola per il verso giusto e spiegando finalmente cosa si cela dietro la complessa gerarchia presente nel Sottosopra. Ogni pezzo del puzzle finalmente va al suo posto senza fare ulteriori stagioni prive di senso e prive di spiegazioni, il tutto preannunciando una quinta e ultima in cui finalmente ci sarà il resoconto finale con chi c’è dietro il Sottosopra e tutte le creature al suo interno.

Dopo gli eventi della scorsa stagione i protagonisti si sono divisi. Hopper, sopravvissuto all’esplosione, si ritrova imprigionato in una base sovietica in Kamčatka, mentre Joyce, Will, Jonathan e Eleven/Jane si sono trasferiti in California, dove hanno fatto amicizia con Argyle e El affronta dei problemi di bullismo a scuola, il tutto mentre viene ricercata dall’esercito americano. Dustin, Mike, Lucas e Max invece affrontano i problemi tipici dei liceali si sono un po’ separati. Lucas infatti prova ad entrare nel gruppo dei popolari abbandonando i suoi amici Dustin e Mike, i quali fanno parte assieme a Eddie Munson di un gruppo di Dungeons and Dragons chiamato Hellfire club. Max sta passando un periodo difficile a causa della difficile situazione familiare e per questo si è allontanata dal gruppo, anche se la situazione generale la farà riavvicinare ai ragazzi.
Una nuova minaccia sta interessando Hawkins e stavolta si tratta di Vecna, un misterioso essere che invade le menti di chi ha problemi e quindi “indebolite” per poter uccidere l’ospite facendolo prima impazzire con delle visioni. Non sapendo di lui la comunità di Hawkins accusa degli omicidi Eddie in quanto metallaro e fan di D&D, due cose viste come troppo strane e addirittura diaboliche a quei tempi in quanto non comuni. Il gruppo sarà così costretto a riunirsi per salvare Eddie dalla gogna pubblica e Hawkins dalla minaccia di Vecna.

Rispetto alle deludenti seconda e terza stagione è stato fatto un salto di qualità, tutto però vanificato dalla solita sceneggiatura non proprio perfetta e, soprattutto, troppo tirata per le lunghe. La durata degli episodi è davvero eccessiva, soprattutto quella degli ultimi considerato che già in 5-6 episodi da 40 minuti l’uno potevano chiudere la serie con tanto di battaglia finale. Ma no, meglio allungare il brodo con scene senza senso solo per i fan incalliti e gli amanti delle scene cringe.

Vecna ed Eddie Munson sono i migliori personaggi della serie momentaneamente e sono anche quelli che hanno dato veramente una svolta a quest’ultima. Eddie è originale e la sua storia è ispirata ad un fatto di cronaca accaduto realmente, anche se molte delle sue scene sembrano inserite forzatamente quando invece avrebbero potuto essere sviluppate in modo diverso e migliore. In generale il suo arco narrativo poteva svilupparsi e concludersi diversamente, ma meglio mettere da parte un personaggio interessante per dedicare 70 ore e mezza a scene inutili su Eleven, Mike o Jonathan.
Vecna è un ottimo villain, il migliore realizzato all’interno della serie nonchè quello che finalmente dà un senso a tutto. L’interpretazione di Jamie Campbell Bower e quella di Joseph Quinn sono state uniche, così come sono migliorate molto nella recitazione Millie Bobby Brown e Sadie Sink.

Eleven/Jane al solito ha un arco narrativo inutile basato sui suoi poteri. Al di là di quello sul bullismo, messo lì tanto per e abbandonato dopo poco tempo, tutto il resto del tempo prova a riottenere i suoi poteri in modo tale da poter sconfiggere Vecna, il tutto con scene melense inserite appositamente e altre ultraripetitive utili solo a farci vedere Jamie Campbell Bower mentre respira.
Mike è totalmente inutile e serve solo come fidanzatino a distanza di Eleven nonchè, in questa stagione, fonte di gelosia per Will, il quale all’improvviso grazie agli sceneggiatori influenzabili dai fan si rivela innamorato del migliore amico. Sempre a proposito di fan service Hopper e Brenner ritornano per inserire due storyline totalmente senza senso e utili solo ad allungare il brodo e ritorna anche il triangolo amoroso tra Steve, Nancy e Jonathan, il quale diventa un fattone inserito tanto per nella serie.
Steve soffre della sindrome del riciclo delle storyline in quanto gli sceneggiatori hanno avuto la brillante idea di mixare la storyline babysistter con quella della prima stagione, creando un mix soporifero persino per i fan più accaniti.
Poi ci sono i morti a caso per fare numero e Max, alla quale finalmente viene data un po’ di considerazione e non viene presentata unicamente come “companion femminile da inserire per il politically correct”.

Gli effetti speciali sono molto belli e il lavoro fatto con Vecna è veramente ottimo. Per il resto gli sceneggiatori come al solito sono stati molto furbi riciclando, come sempre, gran parte del materiale già usato ma stavolta cercando di dare un significato ad esso e a tutto il worlbuilding dietro il Sottosopra, il che è forse assieme alla recitazione il vero punto di forza della stagione.

CONTENUTO: 3
PIACEVOLEZZA:3
SCORREVOLEZZA: 2.5/3
RECITAZIONE: 3.5
ORIGINALITA’:2
VOTO MEDIO: 2.9
-Jade

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