Recensione serie Lincoln Rhyme – Caccia al collezionista di ossa

Lincoln Rhyme era un detective molto determinato ed astuto ma un giorno la sua vita è cambiata drasticamente quando l’uomo a cui stava dando la caccia, il Collezionista di ossa, lo ha reso tetraplegico con una sua trappola.
Da quel momento Lincoln si è chiuso in se stesso allontanando la sua compagna e il figlio per anni, ma un giorno il detective Rick Sellitto e il collega Eric Castillo gli chiedono aiuto: pare che il Collezionista sia tornato e voglia sfidare ancora una volta Lincoln. Con l’aiuto della poliziotta Amelia Sachs, che cattura la sua attenzione, la scienziata forense Kate e l’esperto di computer Felix, Lincoln darà la caccia al Collezionista di ossa , il tutto mentre risolve altri inspiegabili delitti.

Lincoln Rhymer – Caccia al collezionista di Ossa (Lincoln Rhyme: Hunt for the Bone Collector) è una serie tv basata, in modo molto basilare, all’omonimo libro di Jeffery Deaver. La serie è sia carina sia al tempo stesso un po’ bizzarra da guardare visto che la maggior parte degli episodi sono inventati e non basati sulle storie di Deaver.

In poche parole si può etichettare come una normale serie poliziesca dai toni un po’ noir, una di quelle che si vedono sempre e solo liberamente (molto liberamente) ispirata al romanzo di Deaver, di cui riprende solo poche cose tra cui alcuni dei personaggi. Ad esempio Kate e Felix sono personaggi ideati solo per la serie mentre Eric si ispira a grandi linee a Jerry Banks, un personaggio che appare solo nei primi titoli della saga.

Quello che delude maggiormente non è l’aggiunta di personaggi nuovi ,ma il cambiamento ingiustificato di Lincoln e Amelia.
Sebbene i loro caratteri siano molto simili a quelli degli omonimi dei libri, purtroppo la loro relazione è diversa in quanto appaiono solo come amici e colleghi. Lincoln in più ha un figlio e un’ex di cui occuparsi ed oltre al supporto che Amelia gli dà (e viceversa) non c’è nessun rapporto più profondo tra i due.

Almeno gli attori sono stati bravi ad interpretare i propri personaggi. Russell Hornsby, Arielle Kebbel e Michael Imperioli si sono calati bene nei loro ruoli che fanno riferimento ai personaggi principali della serie. Brian F. O’Byrne, invece, ricopre il ruolo del Collezionista di ossa, ma sia lui che il personaggio non riescono a convincere, mentre Brooke Lyons, Tate Ellington, Courtney Grosbeck, Roslyn Ruff e Ramses Jimenez sono stati bravi nei panni dei personaggi secondari.

In poche parole con questa serie tv hanno preso i nomi dentro i libri di Deaver e li hanno mischiati a loro piacimento facendo così storcere il naso ai fan della saga. Sebbene sia carina da vedere come serie poliziesca, sono felice che non sia stata rinnovata per una seconda stagione anche se il finale era molto aperto e alludeva a nuove possibilmente migliori “avventure”.

CONTENUTO: 3
PIACEVOLEZZA: 3,5
SCORREVOLEZZA: 4
RECITAZIONE: 4,5
ORIGINALITA’: 2,5/3
VOTO MEDIO: 3,50
– Sophie

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