Recensione RPG Horror – Angels of Death

Angels of Death è un RPG horror/avventura creato da Hoshikuzu KRNKRN nel 2015. Il gioco è diviso in 5 parti ed è disponibile in tutte le console, tranne PlayStation, anche se non è ancora stato tradotto in italiano.

Il giocatore guiderà Rachel Gardner, una tredicenne molto intelligente, che si sveglia in uno strano edificio. La ragazzina cercherà di scappare da esso ma strani personaggi e i loro enigmi, disseminati nei piani che percorrerà, la metteranno a dura prova, al punto da stringere un accordo con il serial killer Zack, un ventenne molto forte e poco paziente, giocabile in alcune occasioni. I due, così, si aiuteranno a vicenda per superare i loro misteriosi aguzzini e uscire da quell’inferno.

La prima cosa che colpisce è la caratterizzazione dei personaggi. Non parlo solo di Rachel, che si scopre essere un personaggio molto più complesso di quel che appare, ma soprattutto dei suoi aguzzini che sono fissati, a modo loro, con la morte e la fede in Dio. Mentre Zack passa il tempo ad uccidere senza alcuna spiegazione se non quella di trovare soddisfazione nel porre fine a una vita, gli altri “angeli” hanno in testa qualcosa di più complicato che si allaccia al ruolo divino che si sono concessi.

Ad esempio Eddy, un ragazzino che ama moltissimo le tombe e i cadaveri, assume il ruolo di custode dando una degna sepoltura alle persone che periscono tra le sue mani, “opponendosi” a
Cathy, che, al contrario, si riserva il ruolo di punitrice dei peccatori, e al reverendo Gray, che si erge a Dio e guida per i suoi angeli per punire i non credenti e sacrificarli in suo nome.
Quello che spicca tra questi angeli della morte è però Danny, il quale, più tra tutti gli altri, assume il ruolo di antagonista, agendo non secondo qualche motivo ma per tornaconto personale.

Angels of Death ha un forte impatto religioso. Questo aspetto si riflette non solo nel titolo ma anche nei personaggi che svolgono il ruolo di angeli, il cui compito è quello di sacrificare le persone che vengono condotte nell’edificio. Non solo, nel gioco viene spesso rivalutata la parola “Dio” tanto che la piccola Rachel cercherà la grazia di Dio anche attraverso Zack.

Il gameplay prevede che il giocatore usi la mente per poter risolvere gli enigmi, talvolta un po’ particolari, che la storia gli para davanti, motivo per cui consiglio di tenere gli occhi aperti visto che spesso la soluzione si trova in qualche oggetto con cui il personaggio può interagire. Prendere confidenza con tutti gli oggetti in una stanza sicuramente vi aiuterà ad andare avanti nel gioco, ricordate però che dovete equipaggiare l’oggetto richiesto in quel momento.
Un’ambientazione dettagliata, esattamente come le bellissime soundtrack, aiutano il giocatore ad entrare ancora di più nella storia che tende a dissociarsi molto dagli altri RPG horror per via del tema scelto.

Angels of Death invece rifiuta l’uso di finali multipli per rendere l’esperienza di gioco molto più avvincente e concentrarsi maggiormente sui personaggi principali, evitando così possibili variazioni di storia e caratterizzazione.

Angels of Death è uno di quei giochi che ti rimangono nel cuore. Ha una storia un po’ complessa ma capace di attirare il giocatore, per cui consiglio di giocarci in quanto sono certa che vi coinvolgerà fino alla fine.

PARAMETRI
CONTENUTO: 5
PIACEVOLEZZA: 4,5/5
GRAFICA: 3,5
MECCANICHE DI GIOCO: 3
VOTO MEDIO: 4,4
BONUS
DIFFICOLTÀ: Media
SOUNDTRACK: 5
DOPPIAGGIO: //
ORIGINALITÀ DEL CONTENUTO: 5
DIFFICOLTÀ PLATINO: Facile
– Sophie Robin Kendrick

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