Recensione Outer Banks-3° stagione

La seconda stagione di Outer Banks aveva leggermente alzato il livello della serie aggiungendo più scene action e di avventura, ma purtroppo con la terza OBX ritorna ad essere uno show mediocre.

I protagonisti sono fuggiti dalle Outer Banks e vivono momentaneamente in un’isola da loro soprannominata Poguelandia. Purtroppo il pericolo è sempre dietro le loro spalle e ancora una volta sono costretti ad abbandonare la loro quiete e a cercare di sfuggire a qualcuno. Ward e Rafe sono sulle loro tracce e a loro si aggiunge uno spietato criminale che, come i primi due, è alla ricerca di un nuovo tesoro. I Pogues e le neo-aggiunte Cleo e Sarah si ritrovano così immischiati in una nuova avventura e durante quest’ultima ci saranno diversi colpi di scena, tra cui il ritorno di una persona che si credeva persa: il padre di John B.

La trama di per sè è come sempre carina e ricorda i vecchi film e romanzi d’avventura, il problema, invece, sta come sempre nella durata. Questa stagione poteva benissimo essere riassunta in massimo due episodi in quanto per gran parte di questi ultimi non accade letteralmente nulla. A parte la rivelazione del padre di John B., già preannunciata nella seconda stagione, non c’è nessun colpo di scena interessante e tutti i personaggi vivono solo in funzione della trama, avendo tra di loro interazioni legate a quest’ultima o comunque poco adatte a capire la loro caratterizzazione.
Molti episodi sfociano addirittura nel trash e nel dramma eccessivo, soprattutto quello dedicato a Kiara. Alcuni sono veramente inutili e sembrano riciclare scene di altri film o libri d’avventura, forse più per mostrare i paesaggi che per altro.

Anche le nuove aggiunte sono poco caratterizzate e sembrano piuttosto degli stereotipi. I vecchi personaggi, invece, sono parecchio anonimi e si capisce sin da subito, grazie alla sceneggiatura troppo semplice e nemmeno tanto di qualità, dove la serie andrà a parare.
Il cast è stato discreto ma non è riuscito, complice la sceneggiatura, a calarsi bene nei panni dei rispettivi personaggi. Le new entry soprattutto sembrano poco entusiaste nei loro ruoli, mentre i vecchi attori recitano un po’ svogliatamente e spesso esagerando nel mostrare le emozioni dei personaggi per creare del finto pathos.

Outer Banks è una serie dimenticabile che aveva tanto potenziale, il quale, purtroppo, è stato sfruttato malissimo. L’eccessiva durata e la sceneggiatura più che mediocre che ricicla scene già viste affossano quei pochi miglioramenti visti nella stagione precedente, facendo ritornare a essere Outer Banks una serie teen banale.

CONTENUTO:2
PIACEVOLEZZA:1.5
SCORREVOLEZZA:1.5/2
RECITAZIONE:2.5
ORIGINALITA’:1
VOTO MEDIO:1.8
-Jade

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