Recensione libro Tenebre e ossa di Leigh Bardugo

Editore:Mondadori
Anno di pubblicazione: 2013
Pagine:
240
Saga:The shadow and bone trilogy #1, Grishaverse #1

Il Grishaverse della Bardugo costituisce una delle saghe fantasy più amate degli ultimi anni. Tra il grimdark e il semplice dark fantasy (che poi ammettiamolo, il grimdark è la fusione tra low e dark fantasy o probabilmente la stessa cosa viste le definizioni confusionarie), Tenebre e ossa introduce Ravka, un mondo fantastico ispirato alla Russia degli zar in cui ci sono i Grisha, delle persone che hanno poteri particolari e praticano la Piccola Scienza, cioè l’arte di manipolare la materia. Colui che detiene il potere più raro di tutti è l’Oscuro, un potere così misterioso e forte che ammalia e terrorizza al contempo tutti coloro che gli stanno intorno. Il leader dei Grisha viene temuto e rispettato sia dai suoi simili che dai più potenti di Ravka, i quali hanno timore che in futuro la Faglia (o Nonmare), una distesa sterile fatta di oscurità, mistero e morte certa che separa gran parte di Ravka dal mare, possa espandersi.


Alina Starkov è un’orfana adolescente che ha passato la sua vita in orfanotrofio assieme al miglior amico Malyen “Mal” Oretsev. Entrati entrambi a far parte dell’esercito, i due sono costretti ad attraversare il Nonmare creato tempo addietro da un antenato dell’Oscuro, e durante la loro traversata Alina rivela di avere un immenso e rarissimo potere che permette di salvare Mal dai volcra, delle creature mostruose tipiche della Faglia.
Il potere di Alina, quello di poter evocare la luce del sole, è il più raro e potente assieme a quello dell’Oscuro e i poteri dell’uno e dell’altra si contrastano a vicenda, rendendo Alina probabile bersaglio di nemici esterni ma anche interni ai Grisha. L’Oscuro, leader di questi ultimi, la prende sotto la sua ala e la fa addestrare come gli altri Grisha. Qui Alina dovrà cercare di comprendere meglio se stessa e il suo potere e fidarsi maggiormente delle proprie capacità in quanto l’oscurità è più vicina di quanto tutti credano.

Author:meliescribbles

Tenebre e ossa è meno promettente di quanto credessi, un libro dark fantasy che non porta nulla di nuovo al genere e non presenta alcuno spunto originale al di là, forse, del worldbuilding. Ravka è affascinante per la sua ispirazione particolare anche se, di fatto, qui viene poco approfondita. Non ci si aspetta qualcosa di prolisso e ampolloso alla Jay Kristoff in Nevernight, ma nemmeno così poche descrizioni e quasi tutte legate alla Faglia. Interessante invece la “piramide sociale” dei Grisha, i quali vengono suddivisi in base ai loro poteri. I Corporalki, coloro che fanno parte dell’Ordine dei Vivi e dei Morti, hanno poteri che hanno a che fare col corpo umano e sono suddivisi in Guaritori, Spaccacuori e Plasmaforme; gli Etherealki, divisi in Chiamatempeste, Inferni, Scuotiacque e i più rari Oscuri ed Evocaluce, fanno parte dell’Ordine degli Evocatori e manipolano gli elementi; infine i Matherialki, coloro che fanno parte dell’Ordine dei Fabrikators, sono coloro i cui poteri manipolano materiali atti alla fabbricazione (vetro, metalli, ecc.) e si suddividono in Tempratori e Alchemi.

Al di là di questa suddivisione in base ai poteri, come accennato prima, i Grisha hanno una sorta di piramide sociale personale secondo cui gli Etherealki, soprattutto quelli più potenti, stanno nelle parti più alte, con l’Oscuro e in seguito anche l’Evocaluce Alina al vertice.
Alcuni possono guadagnare rispetto anche dai ranghi più elevati sia dei Grisha che della società come Genya, una plasmaforme in grado di modificare l’aspetto della gente. Lei, tra l’altro, sarà assieme all’inizialmente dura Baghra, l’unica vera amica di Alina.

Al momento l’Oscuro è l’unico vero personaggio interessante del libro assieme a Nikolai, il quale appare molto dopo e viene ancora poco sviluppato. Entrambi sono dotati di un fascino misterioso, in particolar modo l’Oscuro, il quale è dotato di un carisma senza eguali pur essendo di fatto manipolatore e assetato di potere. I colpi di scena che lo riguardano sono i più interessanti anche se allo stesso tempo il suo sviluppo era alquanto prevedibile.

Alina è la classica protagonista graziata dall’autore/autrice del libro di turno che passa dall’essere insignificante ad essere un’insignificante con dei poteri assurdi e unici che naturalmente ha solo lei. Non è proprio al 100% una Mary Sue ma vi è molto vicina. Pur non considerandosi canonicamente bella riesce ad attrarre persino i pali della luce (e non è merito del suo potere) e, naturalmente, sarà protagonista del solito noioso triangolo amoroso che riguarda lei, l’Oscuro e Mal.
La verità è che entrambi i pretendenti sono quanto di più tossico ci possa essere in circolazione in quanto l’Oscuro è affascinato da Alina per via del grande potere e la vede solo come una pedina nei suoi piani a lungo termine mentre Mal è semplicemente un idiota che non accetta i nuovi poteri di Alina.

Per quasi tutto il libro sentiremo Alina lagnarsi di una cosa nuova e Mal lamentarsi del fatto che ora per loro due sarà tutto diverso, che lei è diversa, che non le va bene che ha i poteri e non è più una semplice persona insignificante e così via. Abbiamo dunque da un lato uno che vuole sfruttare i poteri della protagonista e dall’altro uno che cerca di cambiarla perchè la vuole come dice lui, in poche parole due interessi amorosi che fanno la gara a chi è più tossico.

Tenebre e ossa al momento non preannuncia chissà quale grande saga e mantiene dei toni fin troppo banali e semplici che fanno presto dimenticare il libro a meno che non sia il primo letto di questo genere e quindi c’è l’entusiasmo della scoperta. Chiunque abbia letto qualcosa in più dello stesso genere o abbia semplicemente letto parecchio capisce che, almeno per il momento, questa trilogia (probabilmente le altre sottosaghe saranno diverse) non ha nulla di promettente se non una serie di clichè strausati.

CONTENUTO:2.5/3
PIACEVOLEZZA:2.5/3
SCORREVOLEZZA:3.5
STILE:3
ORIGINALITA’:3
VOTO MEDIO:3
-Jade

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