Recensione La famiglia Addams di Greg Tiernan e Conrad Vernon

La famiglia Addams (The Addams Family) è il film d’animazione del 2019 che vede come protagonista la famiglia più strana del mondo: gli Addams. Gli Addams tornano così nel mondo dell’animazione con una serie di film a tema tra cui questo, che costituisce il primo capitolo del rilancio del franchise.

Durante il matrimonio tra Morticia e Gomez, la famiglia Addams viene attaccata da un gruppo di cittadini arrabbiati. Durante la loro fuga i due sposi si imbattono in Lurch, il quale è in fuga dallo stesso manicomio abbandonato che diventerà in seguito la casa degli Addams.
Dopo tredici anni e con i figli Mercoledì e Pugsley, la famigliola sembra aver trovato la sua tranquillità ma la nebbia che circonda la casa si dirada facendo apparire una città dai colori sgargianti.
Mentre Mercoledì stringe una strana amicizia con la compagna di scuola Parker, il resto della famiglia si prepara a celebrare la mazurca della sciabola, antica tradizione del clan Addams. Purtroppo Margaux Needler, madre di Parker e conduttrice di uno show che si occupa di ristrutturare le case vecchie, non è molto felice degli Addams e cerca in tutti i modi di boicottarli, cercando anche ad aizzare la cittadina contro la strana famiglia.


Gli Addams hanno fatto la loro apparizione per la prima volta come vignette umoristiche nel The New Yorker. Creata da Charles Addams negli anni ’60, questa famiglia ha presto avuto successo tanto che sono state create varie opere letterarie e cinematografiche nel tempo fino ad arrivare al 2019, anno in cui è stato rilasciato questo film.

La famiglia Addams è una famiglia diversa ed è proprio a questo che punta il film.
In fondo ogni famiglia è diversa dalle altre ma ciò non è un difetto, bensì la semplice normalità. I particolari personaggi sono poi il punto di forza del film dato che la loro “stranezza” li rende, come sempre, iconici. Si apprezza anche l’assenza di un vero e proprio villain anche se, come in altre opere degli Addams, sono proprio gli altri umani, quelli più apparentemente “normali” i veri villain. In questo caso è la madre di una compagna di Mercoledì, Margaux Needler, l’antagonista del film. Lei infatti non riesce ad accettare chiunque sia diverso da lei e dalla città “perfetta” che ha creato, motivo per cui si accanisce contro gli Addams.

A prima vista i disegni e la caratterizzazione dei personaggi attirano molto lo spettatore, soprattutto considerato che il loro aspetto è basato sui disegni originali di Charles Addams. Tra di loro spicca moltissimo Mercoledì, con le sue trecce a cappio e la sua ribellione adolescenziale che la portano a stringere un’amicizia con Parker, una ragazzina completamente diversa da lei. Parker, a differenza della madre, è un personaggio interessante in quanto accetta il fatto che non tutti sono uguali e alcuni, come gli Addams, sono diversi ma non per questo sono sbagliati.
I vari Addams in generale sono invece poco caratterizzati e attira solo il loro aspetto stravagante.

Un aspetto particolare dell’animazione è il passaggio dai colori cupi a quelli brillanti. Gli uni non annullano gli altri e rimangono un ottimo mix di colori che, nel suo insieme, riesce a descrivere lo spirito del film. Al livello di ambientazione, però, non è stato fatto granchè e sono solo i colori a spiccare.

Il doppiaggio è parecchio deludente, in particolare da parte di Virginia Raffaele che usa un tono troppo basso per Morticia, completamente non adatto al personaggio. Anche Eleonora Gaggero e Luciano Spinelli non hanno fatto un buon lavoro e il loro doppiaggio è veramente pessimo. Stranamente invece Loredana Bertè si fa apprezzare nel doppiare la nonna Addams, ma forse per via delle poche battute.

Come potete dedurre dalla recensione, il film è molto carino e riesce a reinventare bene la storia degli Addams, spingendo lo spettatore a recuperare anche le altre opere sulla nota famiglia.


CONTENUTO: 4,5
SCORREVOLEZZA: 4,5/5
DISEGNO: 5
PIACEVOLEZZA: 5
DOPPIAGGIO: 4
ORIGINALITA’ DEL CONTENUTO: 4,5
VOTO MEDIO: 4,7
– Sophie Robin Kendrick

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