Recensione La città delle bestie di Isabel Allende

Editore: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2002
Pagine: 248

La città delle bestie (La ciudad de las bestias) è un romanzo d’avventura scritto da Isabel Allende nel 2002. Quest’ultimo è il primo volume di una trilogia (non è stata racchiusa in una saga) che vede come protagonista una comitiva di persone alla ricerca di antichità.

Quando la madre si ammala di tumore, il quindicenne Alexander Cold viene mandato dalla nonna a New York. Nonna Kate, però, non è la classica nonna pantofolaia, ma è un’amante dell’avventura ed dell’esplorazione. Quando Alex la raggiunge nel suo appartamento scopre che la nonna, una reporter, ha accettato un incarico su una spedizione in Amazzonia per trovare il popolo della nebbia e vaccinarlo contro il morbillo. In realtà, come presto scoprirà Alex, Kate è alla ricerca della misteriosa creatura leggendaria che abita quelle terre. Durante il viaggio Alex conoscerà e legherà con la piccola Nadia, figlia della guida Cesar.
I due ragazzi dovranno sfidare se stessi e le loro paure per salvare sia le Bestie dalla cattura che il popolo della nebbia dall’estinzione.

Alla ricerca di un classico d’avventura, quest’estate mi sono imbattuta nei libri di Isabel Allende. La città delle Bestie è il classico libro appartenente a questo genere in cui vengono descritti non solo i tanto affascinanti quanto pericolosi paesaggi di una terra ostile, ma anche l’avidità e la crudeltà delle persone.

I protagonisti indiscussi sono il quindicenne Alex e la tredicenne Nadia, che non solo devono superare delle prove per ottenere misteriosi poteri che li legano ai loro animali guida, ma anche salvare il popolo della nebbia dalla malvagità delle persone, che vorrebbero ottenere il controllo delle terre.

Ho apprezzato molto la scrittura di Isabel Allende perché non solo è riuscita a coinvolgermi e a portarmi in un posto sperduto comodamente seduta in poltrona ma anche a scrivere un libro leggero, scorrevole e al contempo ben dettagliato.
Un altro punto che gioca a suo favore è la caratterizzazione dei personaggi.
Alex inizialmente è un ragazzino un po’ viziato e molto schizzinoso che non solo non accetta il modo di vivere della nonna Kate, ma lo rifiuta in ogni modo, arrivando anche ad affamarsi in mezzo alla giungla pur di non cedere ai pasti discutibili che la troupe si procura. Ben presto, però, inizia ad adattarsi e mostra un buono spirito di adattamento nonché un’evoluzione costante in positivo.
Nadia invece si presenta già come una ragazzina con la testa sulle spalle sebbene abbia qualche momento di ingenuità dato soprattutto dalla giovane età. Lei non ha difficoltà ad adattarsi alla vita della giungla in quanto ci è cresciuta, ma la sua paura delle altezze spesso le sarà di ostacolo.

La storia è molto coinvolgente e adatta a chi cerca un libro d’avventura degno di tale genere, un romanzo in grado di trasportare il lettore nei posti che narra e fargli vivere una grandiosa avventura assieme ai protagonisti.

CONTENUTO: 4,5/5
PIACEVOLEZZA: 4,5/5
SCORREVOLEZZA: 4
ORIGINALITA’: 4,5
STILE: 4,5
VOTO MEDIO: 4,50
– Sophie

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