Recensione I primi casi di Poirot di Agatha Christie

I primi casi di Poirot (Poirot’s early cases) è una serie di racconti scritti da Agatha Christie appartenente alla saga di Poirot. Il libro è composto da diciotto brevi racconti scritti tra il 1922 e il 1924 che raccontano come Poirot riesca a risolvere un caso osservando attentamente la scena del crimine o facendo attenzione ai più piccoli dettagli.

Editore: Oscar Mondadori
Anno di pubblicazione: 1974
Pagine:
260

I racconti non hanno un filo conduttore che li unisce ma fanno riferimento a periodi diversi della vita dell’investigatore belga. Alcuni, infatti, parlano dei giorni in cui Poirot era ancora all’interno della polizia belga mentre altri fanno riferimento al successo che ha ottenuto a Londra dopo aver risolto il caso Styles Court. La maggior parte di essi infatti è raccontata attraverso gli occhi del suo amico Hastings, anche se molti sono narrati in terza persona o da Poirot stesso.
Sebbene siano dei racconti brevi, essi riescono a spiazzare il lettore grazie ai ragionamenti e all’attenzione per i dettagli di Poirot, il quale è l’unica effettiva costante di tutta la raccolta.

Lui è il protagonista indiscusso del libro, il piccolo detective belga il cui carattere perfezionista e vanesio viene consolidato nei racconti mostrandoci un lato e degli aspetti diversi sul suo carattere.

I primi casi di Poirot è una serie carina da leggere ma che ovviamente non tiene il passo con le altre grandi storie con il noto investigatore belga. Ciononostante è una lettura veloce ottima per chi vuole staccare un po’ dalle storie più lunghe ma non vuole abbandonare il genere e il protagonista.

CONTENUTO: 3,5
PIACEVOLEZZA: 3,5
SCORREVOLEZZA: 3,5
STILE: 4
ORIGINALITA’: 3,5/4
VOTO MEDIO: 3,7
– Sophie

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