Recensione Gli Insospettabili di Sarah Savioli

Editore: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2022
Pagine: 240
Saga: Le indagini di Anna Melissari

Un giorno Anna Melissari comincia a sentire una voce insolita mentre sta pulendo la sua casa. Sconcertata, scopre che la voce viene dal Ficus che è nel suo salotto e non solo visto che si accorge che anche il suo gatto pare che parli. Credendo che stia per impazzire, la donna si reca dal medico, da cui scopre che una piccolissima vena nel suo cervello è scoppiata dando vita ad un ematoma cerebrale. Da quel giorno Anna Melissari capisce di essere in grado di parlare con le piante e gli animali, cosa che si rivela molto utile con il suo nuovo lavoro di assistente del detective privato Cantoni, con cui collaborerà assieme a Tonino e all’alano Otto.
Tra le mani dei tre arriva il caso di un uomo volato giù dal balcone, il quale ha sempre fatto scelte sbagliate nella sua vita ma che in un modo o in un altro stava cercando di porvi rimedio. Anna non solo dovrà fare i conti con il suo capo Cantoni, con cui ha qualche problema personale, ma anche con la propria vita personale.

Gli Insospettabili è un libro giallo scritto da Sarah Savioli che presenta degli elementi diversi rispetto ai soliti libri gialli/polizieschi. Abbiamo già affrontato libri gialli con svariati detective privati in gamba e astuti, ma la nostra protagonista è diversa dagli altri in quanto presenta la capacità, dovuta ad un problema clinico, di parlare con le piante e gli animali.

La storia infatti promette molto bene se non fosse per qualche imperfezione. Innanzitutto è raccontato in prima persona da Anna, che spesso e volentieri fa battute senza senso o che non fanno ridere. La scelta di questo stile, però, è molto azzeccata dato che gli animali e le piante parlano nella sua testa, quindi possiamo passarci sopra. A non convincermi sono stati anche i personaggi secondari e il rapporto che la protagonista ha con loro. Escludendo Tonino che è un bonaccione napoletano fatto e finito, Cantoni invece è un personaggio troppo stereotipato basato su un investigatore sempre crucciato e poco socievole.

A causa delle parti in cui Anna si concentra su altro o si perde a parlare del suo passato o della sua famiglia il romanzo ha un ritmo un po’ troppo lento, motivo per cui riesce un po’ difficile leggerlo tutto d’un fiato senza distrarsi. Nonostante ciò è un libro gradevole da leggere e perfetto per chi vorrebbe avvicinarsi al genere ma non ne è ancora convinto.

CONTENUTO: 4
PIACEVOLEZZA: 4
SCORREVOLEZZA: 3,5
ORIGINALITA’: 4,5/5
STILE: 3,5/4
VOTO MEDIO: 4
– Sophie

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