Recensione film The Bourne Ultimatum di Paul Greengrass

The Bourne Ultimatum (in italiano col sottotitolo erroneo in quanto fa riferimento solo al libro “Il ritorno dello sciacallo”) è il terzo capitolo della saga di Bourne, nonchè quello che riesce a fornire meglio un quadro generale della trilogia.

In questo film Jason Bourne, ancora ricercato dalla CIA, decide di scoprire cosa si cela veramente dietro il progetto Treadstone e dietro Blackbriar, un nuovo progetto che sembrerebbe essere la versione avanzata del precedente. Pur sapendo dove andare e chi cercare, la CIA e altri ostacoleranno la sua ricerca ma grazie all’aiuto di Nicky e quello di una persona inaspettata proverà a tutti i costi di far sapere al mondo i loschi piani dei due progetti.

Così come il secondo film della saga, anche questo sequel non porta nulla di nuovo al mondo del cinema action ma, perlomeno, riesce a chiarire meglio molti aspetti della saga. La sceneggiatura stavolta è meno confusionaria ed è leggermente migliorata, ma risulta abbastanza prevedibile e con personaggi dotati di poco carisma, protagonista in primis.

Il montaggio frenetico e dinamico riesce a dare qualcosa in più al film, adeguandosi perfettamente alle scene d’azione tra l’altro fatte anche bene. La recitazione invece è buona ma non eccelsa e Matt Damon continua a non spiccare particolarmente nel ruolo di Bourne.

The Bourne Ultimatum fornisce una buona conclusione alla trilogia ma, di fatto, continua ad essere un film senza infamia nè lode decisamente sopravvalutato, motivo per cui consiglio l’intera saga con riserva.

CONTENUTO:2.5/3
PIACEVOLEZZA:2.5
SCORREVOLEZZA:2.5
RECITAZIONE:2.5
ORIGINALITÀ DEL CONTENUTO:1
VOTO MEDIO:2.3
-Jade

Potete vedere il film su Netflix, Amazon Prime Video e Now TV.

FILM DA OSCAR:
Nel 2008 il film ha vinto nelle categorie Miglior montaggio, Miglior sonoro e Miglior montaggio sonoro.

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