Recensione film Glass onion-Knives out di Rian Johnson

Cena con delitto-Knives out è un film piuttosto riuscito, un giallo alla Agatha Christie in tempi moderni che ha riscosso parecchio successo grazie anche al cast spettacolare. Il successo ha portato a un sequel, Glass Onion-Knives out, che ha come unico punto in comune col primo capitolo la presenza dell’investigatore Benoit Blanc.

È il 2020 quando il miliardario Miles Bron organizza una cena con delitto in cui invita i suoi “migliori amici” presso la sua Glass Onion, una struttura particolarissima che fa anche da magione per il proprietario dell’Alpha Industries. Inaspettatamente alla cena con delitto si presenta anche Benoit Blanc, il quale pensa che la sua presenza sia stata voluta in realtà da qualcuno degli ospiti. Benoit risolve con facilità la cena con delitto ma pensa che dietro quest’evento ci sia qualcosa sotto e ritiene che qualcuno voglia uccidere Miles. Tutti gli invitati, infatti, hanno dei risentimenti nei suoi confronti e hanno un’ottima ragione per ucciderlo, solo che Benoit non sa chi, quando e come. Quando uno degli ospiti ingerisce inavvertitamente il drink avvelenato che doveva capitare a Miles, morendo subito dopo, inizia la caccia all’assassino, sia in senso figurato che non dato che gli invitati iniziano a cercare la principale sospettata: Andy. Attraverso dei flashback capiamo che Benoit Blanc non si trova lì per caso e che l’invitato non è l’unica vittima della situazione.

Mentre Cena con delitto è riuscito come film grazie all’importanza data non solo al singolo investigatore, ma anche al resto dei personaggi, Glass Onion scende di livello proprio a causa della mancanza di questo aspetto. Laddove Cena con delitto si rivela un giallo un po’ più intricato pieno di colpi di scena e in cui vengono seguite tutte le possibili piste, Glass Onion è invece un film più comico che giallo pieno di cliffhanger visti e rivisti e con personaggi poco memorabili.
L’aspetto del “giallo” viene messo da parte per seguire le vicende di Miles Bron, il quale è il vero protagonista del film. Stavolta infatti il personaggio principale non è tanto l’investigatore quanto piuttosto l’egocentrico miliardario, il quale attira tutta la sua attenzione su di sé, forse anche perché è l’unico personaggio leggermente più approfondito assieme a quello di Andy. Si tratta dunque di un one man show in cui Edward Norton sembra fare un lungo monologo autoreferenziale ogni tanto interrotto da qualche prevedibile colpo di scena o qualche gag poco riuscita, tutto all’interno di ben due ore e venti di film, una durata notevole e sfruttata male.

Edward Norton è l’unico attore che riesce a emergere assieme, leggermente, a Janelle Monáe. Il resto del cast, per quanto molto valido, non spicca affatto, senza alcun dubbio a causa della trama. Persino il personaggio di Daniel Craig, che dovrebbe essere fondamentale, viene messo quasi sempre da parte, diventando l’ombra dell’investigatore del primo film e facendo prevalere il lato comico del ruolo.

Glass Onion-Knives out è quindi un film carino ma mediocre, un giallo che riesce a stupire ben poco e con delle gag e dei colpi di scena già stravisti. Si spera in un terzo capitolo migliore in quanto Benoit Blanc, che è una sorta di Poirot moderno, ha del potenziale, anche se il regista-sceneggiatore, purtroppo, non è riuscito a valorizzarlo in questo film.

CONTENUTO: 3
PIACEVOLEZZA: 3.5
SCORREVOLEZZA:3.5/4
RECITAZIONE: 3.5
ORIGINALITA’ DEL CONTENUTO: 2.5/3
VOTO MEDIO: 3.3
– Jade

FILM DA OSCAR:
Agli Oscar 2023 il film è stato candidato per la Migliore sceneggiatura non originale.

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