Recensione film Enola Holmes 2 di Harry Bradbeer

Secondo capitolo della serie di Enola Holmes, ispirata alla saga The Enola Holmes Mysteries, questo sequel riadatta in chiave romanzata un vero evento accaduto nel 1888: lo sciopero delle fiammiferaie.

Enola Holmes ha aperto un proprio studio da investigatrice privata ma, purtroppo, a causa del suo sesso e della sua età, ha riscosso poco successo. Quando sta per mollare definitivamente una ragazzina, Bessie, chiede il suo aiuto per ritrovare la sorella scomparsa Sarah. Con pochi indizi in mano Enola indaga sulla scomparsa di Sarah, scoprendo che questo semplice caso è molto più intricato del previsto e strettamente connesso a quello che sta seguendo il fratello Sherlock.

Dopo i numerosi difetti presentati nel primo capitolo ci si aspettava un sequel ancora più deludente, ma, per fortuna, ci siamo dovuti ricredere. Molti dei problemi presenti nel primo film sono stati infatti risolti grazie ad una sceneggiatura migliore da ogni punto di vista, sia per quanto riguarda i dialoghi e la storia che per i personaggi.
Il mistero di fondo è nettamente più interessante e intricato di quello del primo capitolo anche se estremamente prevedibile in molti punti. In fondo Enola Holmes nasce come saga per ragazzi e proprio per questo la sceneggiatura, per quanto migliorata, risulta sempre estremamente semplice e, di conseguenza, anche il mistero viene mostrato in maniera semplicizzata e leggera. Questa scomparsa, tra l’altro, si rivela più importante del previsto in quanto Sarah sembra essere connessa ad una serie di furti e minacce dietro cui in realtà si rivela una lotta importante: quella per far cessare l’uso del fosforo in fabbrica per impedire ad altre ragazze di morire.
Le scene d’azione sono inoltre calibrate meglio stavolta, risultando così più in armonia con la storia anche se spesso sono un po’ eccessive.
I momenti cringe, invece, non mancano, ma per fortuna sono in numero nettamente inferiore rispetto al primo capitolo, anche se quando Enola si rivolge alla telecamera non si può fare a meno di storcere un po’ il naso.

Non è solo la storia di fondo ad essere migliorata, ma anche e soprattutto il ruolo dei vari personaggi all’interno di essa. Finalmente Enola Holmes è stata un po’ de-Marysueizzata e, per quanto sia un’abile detective, è meno insopportabile e idealizzata e più realistica. Il suo rapporto con Sherlock, inoltre, è nettamente migliorato dato che finalmente non è “lei vs i suoi fratelli” ma lei che spesso collabora con il fratello maggiore. Grande assenza, però, quella di Mycroft, inspiegabilmente assente in questo capitolo.
Sia lei che Sherlock hanno dunque finalmente una rivalsa, in particolare il secondo dato che nel film non sembrava affatto il vero Sherlock Holmes quanto, piuttosto, il suo fantoccio inetto. Tewkesbury invece è sempre inutile ai fini della storia se non per la romance, anche se tra i due la chimica è pari a zero, più o meno lo stesso numero delle loro effettive interazioni in questo film.
Il villain è estremamente prevedibile e la scelta di Moriarty è parecchio discutibile, non tanto perché diverso dai canoni estetici di quello originale, ma quanto piuttosto perché stona con tutta la storia e sembra fin troppo ovvio nonché fuori luogo. Lestrade continua invece a sembrare un inetto al pari dei fratelli Holmes nel primo film, per cui ancora sui personaggi c’è molto su cui lavorare.

I costumi purtroppo non sono granché e la tinta usata da Millie Bobby Brown è totalmente fuori luogo in quanto troppo evidente e soprattutto diversa rispetto a quella del primo capitolo.
Millie Bobby Brown è stata discreta ma non eccezionale, cosa che si può dire in generale di tutto il cast tranne forse David Thewlis, anche se qui anche la sua recitazione sembra un po’ forzata.

Nel complesso Enola Holmes 2 è un notevole salto di qualità rispetto al primo capitolo, anche se ci sono tante cose da migliorare. Sicuramente, però, è stato più efficace e intrigante del primo film e proprio per questo si spera in un sequel persino migliore.

CONTENUTO:3.5
PIACEVOLEZZA:3.5
SCORREVOLEZZA:3.5
RECITAZIONE:3.5
ORIGINALITA’:2.8
VOTO MEDIO:3.5
-Jade

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