Recensione film Edison-L’uomo che illuminò il mondo di Alfonso Gomez-Rejon

Edison-L’uomo che illuminò il mondo è il classico titolo all’italiana totalmente fuorviante messo solo perchè Edison è sicuramente noto al pubblico, mentre Westinghouse un po’ meno. Il vero titolo del film è The current war, “la guerra delle correnti”, forse meno appetibile ai gusti del pubblico italiano ma decisamente più adeguato al tema trattato.

Fatto questo preambolo è inutile dire che il film non sia, nonostante il titolo fuorviante, una biografia su Edison, quanto piuttosto un film storico-biografico sull’uso della corrente elettrica e di come essa sia nata e, in seguito, diffusa. L’opera si incentra maggiormente su due figure: i due storici rivali George Westinghouse e Thomas Edison. Edison grazie all’invenzione di una lampadina, ha la possibilità di aprire una propria centrale elettrica a New York e ottiene grande fama. Subito parte l’idea di usare la propria invenzione per illuminare le grandi città ma, a causa dell’uso della corrente continua, questo progetto viene poco promosso inizialmente a favore di quello di Westinghouse. Quest’ultimo, invece, decide solo dopo di entrare nel mercato dell’elettricità acquistando i brevetti della corrente alternata, di cui si fa promotore essendo più economica e più sfruttabile rispetto a quella continua. Nasce così una grande rivalità tra i due per via della corrente che, naturalmente, farà spazio anche a numerosi temi morali ed etici tra cui lo sfruttamento di Tesla e il coinvolgimento di Edison nella creazione della sedia elettrica.

Il film è la biografia dello scontro tra due colossi promotori di due tipi di corrente. Ben presto la battaglia si infiamma e la competizione è sempre più elevata, tanto da far dimenticare a Edison la propria morale e abbandonare i propri ideali. Egli, un uomo ambizioso, rifiuta da subito l’offerta di collaborazione di Westinghouse e si mette in proprio, creando una competizione dapprima corretta ma man mano sempre più infida e sleale. Un po’ come il protagonista de Il petroliere, Edison abbandona ogni forma di correttezza e lealtà verso se stesso e i propri competitori. Egli non solo non riconosce i giusti meriti a Tesla e lo sfrutta, il vero genio della “guerra delle correnti”, ma diffama la campagna del concorrente e, di nascosto, partecipa alla creazione della sedia elettrica sebbene si dichiari inizialmente contrario.

Alla fine dello scontro è Westinghouse il vincitore, l’unico che si è mostrato corretto dall’inizio alla fine descrivendo il suo operato nella maniera più realistica possibile, mentre Edison, screditando il collega che fino alla fine si mostra clemente nei suoi confronti chiedendo la collaborazione, ne esce come perdente. A breve, però, egli brevetta il kinetoscopio, grazie al quale si allontana dall’elettricità e trova un ambito nuovo in grado di soddisfare la sua ambizione.

I tre attori protagonisti, Benedict Cumberbatch, Michael Shannon e Nicholas Hoult, sono stati in gamba ma non allo stesso livello di altre opere in cui sono presenti. È come se mancasse loro qualcosa che li renda in grado di immedesimarsi nei loro personaggi al 100%. Tra i tre è soprattutto Cumberbatch che risulta poco affine a quel ruolo, non riuscendo a regalare l’Edison perfetto.

The current war (rifiuto il titolo italiano) è un film biografico carino ma non sorprendente, un film forse più incentrato sulla competizione che sul valore storico e, in generale, sulla sceneggiatura non proprio perfetta, che lo rende a tratti un po’ tedioso.

CONTENUTO:3
PIACEVOLEZZA:3
SCORREVOLEZZA: 3
RECITAZIONE:3.5
ORIGINALITA’:3
VOTO MEDIO:3
-Jade

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