Recensione Fallout 3

Nonostante assieme alla Ubisoft sia diventata famosa per i numerosi bug nei suoi videogiochi, la Bethesda rimane senza alcun dubbio una delle più grandi case videoludiche. Essa ha sviluppato dei grandissimi giochi tra cui i The Elder Scrolls e parte della saga di Fallout, entrambe due serie videoludiche geniali e tra le mie preferite. In un’altra recensione vi ho parlato di Fallout 4, l’ultimo capitolo uscito in single player (dunque non contando Fallout 76), ma stavolta voglio parlarvi di quello che, per il momento, è il mio capitolo preferito della saga nonchè uno dei miei giochi preferiti in assoluto. Sto parlando proprio di Fallout 3, il gioco che mi ha introdotto a questa fantastica saga nonchè quello che, a mio parere, ha reso alla perfezione l’idea del retro-futurismo post-apocalittico grazie alla sua fantastica ambientazione e alla meravigliosa trama.

A causa di una guerra nucleare quasi tutta la Terra è diventata una distesa arida piena di radiazioni e ogni aspetto di essa ha subito dei cambiamenti. La maggior parte degli animali, dei vegetali e degli esseri umani che è rimasta esposta alle radiazioni è mutata fortemente e ciò ha portato alla formazione di Ghoul (esseri umani fortemente esposti alle radiazioni e dalle sembianze di uno zombi) e animali fuori dal comune come i bramini a due teste, insetti giganti radioattivi e i più pericolosi deathclaw e yao guai. Gli unici ad essersi salvati e ad aver mantenuto il proprio aspetto sono coloro che, ai tempi, si sono rifugiati in dei bunker sotterranei detti Vault. Duecento anni dopo la guerra gli uomini hanno creato vari insediamenti ma la maggior parte di essi è precaria e in ogni caso ogni giorno deve lottare per la propria sopravvivenza. Di tutto ciò però il protagonista, il cosiddetto Abitante del Vault (Vault dweller), è ignaro in quanto ogni suo ricordo dei suoi primi diciannove anni di vita è legato al Vault 101, il luogo in cui è cresciuto assieme al padre. Dopo la creazione del personaggio (formulata man mano che il/la protagonista cresce) si scopre che il proprio padre è fuggito dal Vault e ciò ha portato a numerosi scompigli. Dopo essere fuggiti dal Vault il/la protagonista andrà alla ricerca del proprio padre, il quale si rivela un famoso scienziato che prima della nascita del Vault dweller ha partecipato ad un importante progetto: il Progetto Purezza. Appoggiati dalla Confraternita d’acciaio, il protagonista e gli altri scienziati cercheranno di far avere acqua purificata a tutti gli abitanti della zona contaminata ma l’Enclave, la fazione nemica della Confraternita, sarà pronta ad ostacolarvi e proporre una controproposta: inserire un virus in modo da uccidere tutte le creature mutanti.

Oltre all’importante scelta finale, il gioco vi porrà in condizione di fare numerose scelte in base al tipo di condotta che vorrete mantenere. Uno degli aspetti più importanti della saga (Fallout 4 a parte) è infatti proprio il Karma, che può essere negativo, neutrale o positivo. I dialoghi sono numerosi e ancora di più lo sono le scelte che potete fare a riguardo, motivo per cui se avete compiuto una scelta sbagliata all’inizio potrete comunque modificare il vostro karma in seguito. Naturalmente alcune azioni vi faranno perdere/guadagnare un numero di punteggi karma più di altre, come il caso di Megaton. Quest’ultimo è il primo insediamento che incontrerete nel corso della storia e, grazie ad alcune opzioni di dialogo, si può decidere se far esplodere o meno la bomba atomica presente al centro della città. Grazie a dei punti elevati nelle varie abilità e, soprattutto, grazie ad un alto livello di eloquenza sarà possibile sbloccare delle opzioni di dialogo e scelte aggiuntive, spesso essenziali per guadagnare di più o per dare delle risoluzioni pacifiche a determinati eventi. Le perk Black widow/Lady killer e Child at heart, che sono alcune tra le abilità speciali sbloccabili, qui ancora sono poco utili, in particolare la seconda, motivo per cui vi consiglio di prendere solo la prima e spendere i vostri punti in altro.

La storia principale, comunque, comprende numerose missioni alcune delle quali, però, potrebbero essere saltate recandosi prima in determinati posti o attraverso dei successi in eloquenza, motivo per cui se state giocando a Fallout 3 per la prima volta vi consiglio di fare la main quest passo per passo, provando a fare tutte le missioni possibili. Non mancano poi le numerose quest secondarie e opzionali, alcune delle quali sono molto profonde e meritano davvero tanto. I giochi della Bethesda, infatti, sono noti per avere delle missioni secondarie fantastiche e tra queste in Fallout 3 mi vengono in primis in mente Oasi, Il gamberetto superumano, Guida alla sopravvivenza della zona contaminata, Mio Dio!, L’uomo duplicato e Legami di sangue. Esse vi regaleranno numerose ore di gioco in più e saranno tanto emozionanti quanto la main quest. Alle missioni secondarie poi si aggiungono delle mini quest non segnate (come quella degli olonastri della famiglia Keller o quelle in cui si devono vendere alcuni oggetti a dei personaggi) e, soprattutto, un sacco di luoghi da esplorare, ognuno dei quali vale la pena di essere visitato. Ogni luogo, infatti, ha la sua particolarità e può contenere nemici speciali, oggetti, armi e armature unici o altre mini quest. É il caso ad esempio dell’inquietante edificio Dunwich, situato vicino alla Torre Tenpenny, o della misteriosa città di Andale, anch’essa là vicino. Di certo, dunque, non vi annoierete mai e avrete sempre qualcosa da fare o esplorare.

Se siete dei collezionisti, tra l’altro, ai numerosi luoghi interessanti da esplorare si aggiungono anche quelli che contengono le statuette bobblehead, ognuna delle quali può aggiungere 10 punti abilità e un punto a quelle più generiche (come intelligenza, stamina, forza, fortuna, percezione e carisma). Ciò ad esempio vi permetterà di esplorare i vari Vault, i quali nascondono numerose insidie e non sono paradisiaci quanto si pensa. La maggior parte di essi nasce come un modo per fare esperimenti e verrete a conoscenza di ciò già nel corso della storia principale, durante la quale visiterete già ben due Vault. Personalmente vi consiglio di visitare anche gli altri in quanto ognuno di essi è unico nel suo genere ed è spesso legato a missioni secondarie come La canzone di Agatha.

Come ho già detto prima nel gioco ci sono numerose abilità e lo sviluppo di alcune di esse in particolar modo sarà essenziale per proseguire nel gioco e sbloccare aree, missioni, informazioni e oggetti aggiuntivi. Sin da subito vi suggerisco infatti di aumentare scienza, eloquenza, baratto e scasso e di arrivare ad un tot anche con medicina, furtivo, esplosivi e ripara. Quelle legate alle armi potrete svilupparle anche dopo e comunque sono meno funzionali all’esperienza di gioco rispetto alle altre. Un altro suggerimento è quello di scegliere le perk con molta accuratezza in base alla funzionalità in game e al tipo di personaggio che volete ideare, perciò, ad esempio, non sprecate un punto per quella che riduce in poltiglia i nemici. In totale, se non avete Broken steel, ci sono venti livelli e ogni azione che fate vi fa ottenere un tot di punti esperienza, aumentabili grazie alle perk apposite anche se ve lo sconsiglio.

Il sistema di combattimento è quello di uno sparatutto o action rpg classico e può svolgersi, così come per l’intero gameplay, in prima o terza persona. Sconsiglio però l’utilizzo della terza persona in generale in quanto rallenta di molto i movimenti e risulta d’impaccio per qualsiasi azione. Potrete scegliere tra molte armi per combattere i nemici, dalle armi speciali a quelle più classiche e che troverete più facilmente come pistole a 10mm e 0.32, fucili d’assalto, fucili laser, armi da mischia, armi pesanti e fucili a plasma. Potete anche non usare armi convenzionali e far fuori i nemici con i vostri pugni, ma se non volete rischiare di essere uccisi persino da uno scarafaggio radioattivo cercate di usare altri sistemi di combattimento e puntare i vostri punti abilità altrove. Ad aiutarvi con la mira ci sarà il sistema SPAV che vi permetterà di mirare a determinate aree del corpo del nemico. Così come accade a voi se colpiti, anche i nemici potranno essere menomati e, se azzoppati, saranno decisamente più lenti.

A proposito di nemici, questi ultimi sono davvero molti e variegati. Tra di essi ci sono gli animali selvatici (anche se, insetti e deathclaws a parte, grazie alla perk Amico degli animali si potrà averli come amichevoli o alleati), i ghoul feroci o splendenti, i temibili supermutanti con le loro gerarchie (Behemoth e capo sono i più forti), i robot ostili, i predatori e gli schiavisti. Gli schiavisti saranno amichevoli se avrete un karma negativo mentre se possedete una maschera speciale potrete anche non essere attaccati dai ghoul feroci.

Nonostante i magnifici paesaggi e l’ambientazione resa perfettamente, Fallout 3 ha un grosso difetto: il motore grafico (Gamebryo 2.6). Le animazioni, così come il gioco in terza persona, risultano parecchio legnose e i modelli dei personaggi risultano quasi abbozzati e molto simili tra loro. Già a partire dalla creazione del personaggio, infatti, vedrete che le scelte non sono molte e, nonostante vi siate sforzati un’ora e mezza per creare quello che pensavate il personaggio perfetto, sarete comunque simili ad altri 800 npc e sarete costretti a non vedervi a meno che non vi vogliate talmente male da usare il sistema in terza persona. Questi difetti, arricchiti anche da alcuni bug nell’ambientazione e nei movimenti dei personaggi (corpi che si muovono soli, cani volanti e compagni di viaggio che corrono verso i muri), sono presenti anche in The Elder Scrolls: Oblivion e in entrambi i casi abbassano leggermente il livello dei giochi.

Screenshot di gioco non nostro

Il sonoro, invece, è pazzesco. Innanzitutto grazie al vostro Pip boy (grazie al quale potrete anche selezionare oggetti, vedere il vostro stato fisico, leggere le note e vedere la mappa) potrete scegliere tra varie stazioni radio anche se la migliore rimarrà Galaxy News Radio, la quale trasmette canzoni anni ’50 e le vostre gesta. Anche senza radio il sonoro è stupendo e sempre adatto all’ambientazione, tanto che vi farà sentire ancora più immersi nella Zona Contaminata. In certi casi come nell’Edificio Dunwich, addirittura, vi porterà un certo senso di inquietudine, motivo per cui penso che sia al 100% riuscito.

Per quanto riguarda il platino, invece, quest’ultimo non è tanto complesso da ottenere, ma richiede di giocare almeno tre volte alla storia (o fare salvataggi mirati e confusionari). La maggior parte degli obiettivi la sbloccherete semplicemente giocando e facendo tutte le missioni possibili, anche se dovrete stare attenti per le opzioni eloquenza dato che dovrete riuscire ad attuarne con successo almeno 50. Se volete velocizzare alcuni obiettivi (tipo quelli di esplorazione) vi consiglio di portare degli alleati potenti come Fawkes (sbloccabile solo con karma molto buono) , i quali potranno aiutarvi a uccidere più facilmente i nemici.

Fallout 3 non è un semplice gioco, ma un’esperienza che deve esser fatta una volta nella vita. Assieme a The Elder Scrolls: Oblivion, Dragon Age origins e Mass effect è stato uno dei primi giochi che sono riusciti a permetterti di creare una storia tutta tua in cui, come nella realtà, ogni azione ha le proprie conseguenze. Se non lo avete ancora fatto, giocateci in quanto non ve ne pentirete assolutamente. Inoltre, ricordate: la guerra, la guerra non cambia mai.

CONTENUTO:4.5
PIACEVOLEZZA:5
GRAFICA:3.5
MECCANICHE DI GIOCO:4
DIFFICOLTÀ: Facile
SOUNDTRACK:5
DOPPIAGGIO:4
ORIGINALITÀ DEL CONTENUTO:4
DIFFICOLTÀ PLATINO: Molto facile
VOTO MEDIO:4.3
-Jade

N.B. La difficoltà viene indicata con i parametri Molto facile, Facile, Media, Difficile, Molto difficile, Impossibile (bonus).
N.B. 2 La difficoltà del gioco si riferisce a quella incontrata a “Normale”.
N.B. 3 Il contenuto comprende anche, se presenti, le missioni secondarie.

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