Recensione A silent voice – La forma della voce di Naoko Yamada

La forma della voce – A Silent Voice è un film d’animazione del 2016 diretto da Naoko Yamada. Il film è l’adattamento anime del manga A Silent Voice di Yoshitoki Oima.

Shoya Ishida è uno studente delle superiori, ha un calendario dove ogni giorno segna le caselle in attesa del giorno 15 “La fine di tutto”.
Shoya ha deciso di farla finita e sta cercando di chiudere tutti i conti lasciati in sospeso prima del fatidico giorno. Arrivato il 15 Shoya lascia tutti i suoi risparmi per i quali ha lavorato duramente ai piedi del letto di sua madre e si incammina verso il ponte sul fiume principale della città di campagna dove vive. Dopo essere salito sulla ringhiera, rimane in equilibrio per qualche minuto con gli occhi chiusi ripensando a tutti i danni provocati durante le elementari alla sua compagna di classe Shouko, una bambina che ha dei problemi d’udito. Un giorno si imbatte proprio in Shouko, la ragazza che maltrattava da bambino e pentito del suo comportamento cerca di scusarsi in tutti i modi con la ragazza.

In questo film ci sono molte scene silenziose a causa del fatto che Shouko non può parlare, quindi è costretta a comunicare tramite un quaderno che porta sempre con se.
I fiori svolgono un ruolo importante visto che vengono usati da Shouko nel disperato tentativo di comunicare.

Come si può notare i temi affrontati in questo film non sono affatto leggeri. Ad esempio il protagonista che non usa mai il nome dei suoi amici, utilizza sempre il cognome come una forma di “rispetto” nei loro confronti, non guarda mai le persone e li vede sempre con una grossa X sulla faccia in modo da rimanere sempre distaccato e non stringere nessuna forma di amicizia, decisione legata soprattutto alla sua scelta di mettere fine alla sua vita.
Inoltre A silent voice accusa fortemente il bullismo, evidenziando come alcune persone possono essere superficiali soffermandosi solo sull’apparenza, arrivando a deridere i portatori di handicap.

I disegni dei personaggi sono molto semplici, ma ben animati. I panorami sono assolutamente stupendi, i colori vivaci e accesi del film ti fanno rimanere incollato allo schermo, malgrado i temi non molto allegri.
Le melodie riescono ad accompagnare la narrazione del film. I doppiatori Federico Campaiola (Shoya Ishida), Roisin Nicosia (Shoko Nishimiya), Alessio Puccio (Tomohiro Nagatsuka) e Ludovica Bebi (Naoka Ueno) sono riusciti a calarsi bene nella parte riuscendo ad adattarsi al proprio personaggio.

Anche se ho trovato il film un po’ noioso e a tratti lento, consiglio comunque la sua visione soprattutto in lingua originale visto che il film rende di più e sembra molto più realistico.

PARAMETRI
CONTENUTO: 8
SCORREVOLEZZA: 7
DISEGNO: 9
PIACEVOLEZZA: 7,5
BONUS
DOPPIAGGIO: 9
ORIGINALITA’ DEL CONTENUTO: 8,5
SOUNDTRACK: 9
VOTO MEDIO: 8,2

  • Cami

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