Recensione BioShock

“Benvenuti a Rapture!” non è solo una delle prime frasi che vedrete all’interno del gioco, ma un vero e proprio benvenuto ad una delle saghe videoludiche più originali e migliori di sempre. Il giocatore riveste i panni di Jack, un uomo che in seguito ad un incidente aereo si trova in una città sottomarina: Rapture. Quest’ultima doveva essere una città utopistica ma gli interessi capitalistici di Frank Fontaine e Andrew Ryan l’hanno trasformata in una delle peggiori. Non tutti, infatti, sono riusciti a ottenere successi e la dipendenza dai plasmidi ha segnato la maggior parte della gente, trasformandola nei cosiddetti ricombinanti. In seguito alla morte di Fontaine Andrew Ryan ha ottenuto i pieni poteri, ergendosi come unica persona al comando di Rapture. Nel corso del gioco il protagonista, aiutato da una misteriosa figura chiamata Atlas, salirà sempre più in alto verso la cima di Rapture scoprendo tutti i segreti della città, alcuni dei quali macabri e oscuri. Man mano che si salirà si avrà una visione della storia sempre più chiara e si sarà sempre più vicini al nemico: il dittatore Andrew Ryan.

La trama, oltre ad essere molto originale, è coinvolgente grazie all’attenzione verso i dettagli e ai numerosi colpi di scena, uno dei quali si rivela essere uno dei migliori della storia videoludica. I riferimenti filosofici, la critica al capitalismo e alla dittatura e le scelte morali da compiere sono solo la punta di diamante di questa fantastica esperienza. Se si vuole conoscere il mondo di gioco più a fondo consiglio assolutamente di esplorare ogni singola ambientazione in ogni sua minima parte, alla ricerca di luoghi segreti, audiodiari e dei ben nascosti tonici e plasmidi. Gli audiodiari sono essenziali per capire meglio cosa accade dentro Rapture e non saranno dunque solo un mero collezionabile, ma anche un’estensione dell’esperienza di gioco. A causa di un bug, cosa che accade anche in Shadow of the Tomb Raider, purtroppo non sempre si riuscirà ottenere l’obiettivo collegato agli audiodiari in quanto uno di essi potrebbe non esservi conteggiato. Al di là dell’obiettivo, però, raccoglieteli comunque in quanto vi saranno molto utili.

Gli audiodiari non sono in realtà i soli collezionabili in quanto, come detto prima, molti tonici e plasmidi sono nascosti tra le mura di Rapture. Se non volete in molti casi sprecare dell’Adam inutilmente ai Gatherer’s Garden, vi consiglio prima di esplorare e di sbloccare sin da subito gli slot sia per plasmidi che per tonici. I primi saranno ancora più essenziali in quanto vi permetteranno di trasportare con voi alcuni dei plasmidi principali come elettroscarica, telecinesi, incenerimento e dardi criogeni e, soprattutto i primi tre, saranno essenziali se volete esplorare a fondo il mondo di gioco. I tonici, invece, sono di tre tipi: di combattimento, fisici e di ingegneria. Trovando la combinazione giusta potrete essere molto agevolati per cui vi consiglio di “studiarla” sin dai primi minuti in game.

La modalità di gioco è quella di un FPS con alcuni elementi GDR legati in parte sia alla scelta dei plasmidi che a quella ben più importante di salvare o prosciugare le cosiddette Little sisters (Sorelline in italiano). Il protagonista, Jack, sarà in grado di scegliere tra un’abbastanza ampia varietà di armi e proiettili speciali (pistola, mitragliatrice, fucile a pompa, lanciagranate, balestra, lanciafiamme chimico e telecamera) e un’altra di plasmidi. Questi saranno essenziali per proseguire nel gioco e agevolarvi nei combattimenti e aggiramenti anche se, in generale, le lotte non saranno mai troppo difficili. A difficoltà normale, infatti, i nemici, soprattutto man mano che si va avanti con la storia, si possono battere facilmente. Persino i Big Daddy, i nemici più forti del gioco, non sono complessi da abbattere anche se all’inizio potrebbero darvi un po’ di filo da torcere. Grazie al sistema delle camere della vita ogni volta che morirete resusciterete in una delle più vicine. In questo modo non perderete i progressi salvati e potrete continuare gli scontri iniziati precedentemente. In alto a sinistra ci sono le barre della salute e dell’EVE, una sorta di “magicka” che vi permette di usare i plasmidi. Queste sono ripristinabili grazie ad alcolici, cibo, bende, siringhe e kit medici, tutti trovabili nelle varie aree di gioco e acquistabili in dollari, assieme alle munizioni, nei distributori.

Parlando di nemici, invece, questi saranno perlopiù vari ricombinanti (guerrieri, guerriglieri, Houdini, ragno e nitro) e, se attaccati, i Big Daddy (Rosie e Buttafuori in versione normale o elite). Questi ultimi dovranno essere necessariamente sconfitti per poter salvare o prosciugare le sorelline in modo da ottenere l’ADAM da spendere ai Gatherer’s Garden. Prosciugare le creature della Tenenbaum, colei che le ha create, comporterà avere un maggiore ADAM da spendere mentre salvarle tutte vi darà meno ADAM ma un finale nettamente migliore.

Grazie alla telecamera da ricerca potrete ottenere nuovi tonici e battere più facilmente i vostri nemici. Ogni volta che scatterete una foto otterrete un determinato punteggio segnato da diversi fattori e, ad un tot di “punti”, sbloccherete i vari livelli di ricerca. Vi consiglio di fare tante ricerche sin dai primi momenti di gioco in modo da essere avvantaggiati e poter sbloccare più facilmente gli obiettivi legati ad essa.

Oltre ai sistemi di ricerca e di combattimento ce n’è anche uno un po’ particolare, ovvero quello di aggiramento. Quest’ultimo consiste nell’aggirare banche della salute, distributori, torrette, cassaforti ecc. a vostro favore in modo da ottenere alleati e oggetti in più. Sin dall’inizio vi conviene fare quanti più aggiramenti possibili in quanto vi sarà molto utile anche se, non vi nego, che la cosa potrebbe risultare parecchio straziante. L’aggiramento, infatti, può essere fatto in tre modi: autoaggirando (grazie a degli strumenti abbastanza rari inizialmente), attraverso un noioso minigioco o pagando. Fin quando riuscite provate con il minigioco ma altrimenti, visto che man mano la difficoltà aumenta, pagate la cifra proposta.

Il miglioramento grafico rispetto alla versione originale old gen (io ho fatto il paragone tra PS4 e la mia versione per Xbox 360) si nota maggiormente nelle ambientazioni in generale anche se, sia per quanto concerne gli interni che i personaggi, ci si aspettava qualcosa di più. La soundtrack, invece, è veramente stupenda e, come in Fallout, quei motivetti anni ’50 sembrano sposarsi perfettamente con l’esperienza di gioco.

Un punto a sfavore del gioco sono i bug, non per la quantità ma per la loro importanza: uno è legato, come detto prima, ai collezionabili, mentre l’altro ai salvataggi. In questa versione, infatti, non si possono superare i dieci salvataggi in quanto vi spunta un messaggio che vi dice che avete raggiunto il limite di spazio in gioco. La cosa più grave è che i primi due videogiochi della collezione saranno collegati da questo bug, motivo per cui se volete poter salvare in Bioshock 2 dovete eliminare molti salvataggi del primo capitolo.

Gli obiettivi sono abbastanza semplici da raggiungere anche se alcuni come quelli sulla ricerca, quelli sui potenziamenti delle armi e “Io ho scelto l’impossibile” (completare il gioco a difficoltà sopravvissuto senza usare le camere della vita) saranno rognosi da ottenere, specialmente l’ultimo nei primi livelli.

Fare una remastered di questa grandiosa saga è stata un’ottima mossa per farla conoscere anche alle nuove generazioni e far capire come ogni singolo elemento al suo interno sia collegato. Il fatto di inserire tutti e tre i capitoli più i DLC fa comprendere meglio la “continuità” di gioco e fa riscoprire in chiave leggermente migliorata (graficamente, principalmente) questo grande capolavoro. Tuttavia ci si aspettava qualcosa in più da una remastered di un gioco di tale calibro e i bug “importanti” abbassano leggermente il livello qualitativo della remastered, pur mantenendo l’esperienza di gioco invariata e sempre magnifica.

CONTENUTO:4.5
PIACEVOLEZZA:5
GRAFICA:4
MECCANICHE DI GIOCO:4.5
DIFFICOLTÀ: Molto facile
SOUNDTRACK:5
DOPPIAGGIO:4
ORIGINALITÀ DEL CONTENUTO:5
DIFFICOLTÀ PLATINO: Facile
VOTO MEDIO:4.6
-Jade

N.B. La difficoltà viene indicata con i parametri Molto facile, Facile, Media, Difficile, Molto difficile, Impossibile (bonus).
N.B. 2 La difficoltà del gioco si riferisce a quella incontrata a “Normale”.
N.B. 3 Il contenuto comprende anche, se presenti, le missioni secondarie.

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