Recensione Anime – Nadja Applefield

Nadja Applefield (Ashita no Nadja) è una serie anime creata da Izumi Tōdō e prodotta dalla Toei Animation, si basa sul manga ed è stata trasmessa in Giappone nel 2003 e in Italia nel 2004.

La storia inizia nell’Inghilterra di inizio ‘900, in un orfanotrofio chiamato Applefield. La protagonista della storia, Nadja, il giorno del suo tredicesimo compleanno scopre che, al contrario di quanto aveva creduto finora, sua madre è ancora viva. La gioia della ragazza è grande, ma la sera stessa viene attaccata da due loschi individui che cercano di rubarle la spilla che porta fin da piccola, unico ricordo che la lega a sua madre.


A causa di queste e molte altre vicende, la ragazza scappa dall’orfanotrofio, e finisce per unirsi come ballerina ad un gruppo di attori girovaghi: la compagnia Dandelion dove ognuno dei partecipanti ha un ruolo importante nella compagnia. Inizia così per Nadja un viaggio attraverso tutta l’Europa e oltre, portandola in quasi tutte le città del mondo, nel tentativo di ritrovare sua madre, quest’avventura la porterà ad incontrare tante persone, ognuna con i propri sogni da realizzare e ideali da mettere in pratica, che faranno crescere e maturare Nadja, nel corso della serie incontriamo spesso il misterioso ladro Rosa Nera che è una sorta di Robin Hood che ruba ai ricchi per dare ai poveri. Più volte il suo modo di fare molto vivace, sarà in conflitto con gli usi e i costumi dell’epoca, soprattutto per l’alta società e aristocrazia, con cui avrà più volte a che fare.
Il suo viaggio la porterà a contatto con i nobili, che vivono nei comfort più assoluti, ma anche con la gente comune uno dei temi centrali della serie, anche se trattato solo quel che serve per portare avanti la storia. Sono tante le difficoltà che Nadja si trova ad affrontare, ma molti sono anche i momenti felici.

Tutti i personaggi incontrati non sono messi a caso nel corso degli episodi a loro dedicati, lo spettatore li conosce ma tutti sono pezzi in un puzzle molto più grande, che man mano che la serie va avanti si completa. Gli incontri di Nadja svolgono un ruolo molto importante per la serie.
C’è anche una piega amorosa nella storia, che non può assolutamente mancare; Nadja si innamorerà di un bel nobile, e non saranno poche saranno le -difficoltà dovute alle differenti classi sociali.

La storia del manga è più semplice e lineare di quella dell’anime, si sviluppa in modo leggermente diverso e presenta alcune differenze:
– Kennosuke fa già parte della compagnia Dandelion quando Nadja si unisce a loro.
– Mentre nell’anime Nadja decide di unirsi alla compagnia per sfuggire a Rosso e Bianco, nel manga, quando si sveglia dopo essere stata aggredita, il carro mobile è già in viaggio verso Londra e la ragazza è così costretta a restare con i membri della troupe Dandelion.
– Thomas è innamorato di Sylvie.
– Alcuni personaggi non sono presenti, come Marianne e il torero José, mentre altri appaiono solo fugacemente, come Rosemary, che nel manga non si allea con Herman, bensì compare solo nel primo capitolo, tra gli orfani di Applefield.
– Keith non compare nel manga. La Rosa Nera è lo stesso Francis.
-La compagnia Dandelion non visita la Grecia, la Spagna e l’Egitto.

A me l’anime è piaciuto moltissimo anche se non rispecchia molto i miei gusti.
E’ molto scorrevole, i disegni sono fatti molto bene, i panorami sono stati colorati con l’inchiostro mentre i personaggi sono stati colorati al computer il che fa in modo che gli oggetti animati siano sempre al centro dell’attenzione; la scena che mi è piaciuta di più è stata quando Nadja incontra Keith e quella che poteva evitarsi è il bacio con Francis. Il voto che do all’anime è 5.

PARAMETRI
CONTENUTO: 5
SCORREVOLEZZA: 4
DISEGNO: 5
PIACEVOLEZZA: 5
BONUS
DOPPIAGGIO: 4
ORIGINALITÀ DEL CONTENUTO: 5
SOUNDTRACK: 4
VOTO MEDIO: 4,60

– Camy

Lascia un commento