Recensione 911 – 4° stagione

Sono passati diversi mesi dall’aggressione di Athena e lei ritorna in servizio proprio quando la diga cede, travolgendo case e persone. Varie squadre di vigili del fuoco accorrono per salvare i feriti e cercare i superstiti, il tutto mentre Chimney valuta se tornare a casa da Maddie, incinta, poichè spaventato per il Covid.
Buck invece scopre una crudele e scomoda verità riguardante la sua nascita ce dovrà venire a patti con il suo passato mentre May deve affrontare il malcontento della madre dopo che ha deciso di prendersi un anno sabatico per lavorare come centralinista del 911, dimostrando però di essere sempre all’altezza della situazione.
Purtroppo però oltre alle crisi familiari c’è un nuovo pericolo pronto a portare zizzania e a mettere in pericolo i vigili del fuoco, ormai pronti ad affrontare qualsiasi difficoltà.

Anche questa nuova stagione si apre con il botto: il crollo della diga che colpisce la città in recente ripresa dal covid. Il fattore dramma non colpisce solo la storia di fondo ma anche i singoli personaggi, rivelandosi più accentuato rispetto alle precedenti stagioni.

Ormai è chiaro che Buck sia il personaggio più tormentato della serie con i vari drammi che coinvolgono la sua vita e neanche in questa stagione è da meno visto che gli viene rivelato un peso enorme che per anni gli è stato nascosto. Ciononostante il personaggio finalmente mostra la maturità giusta per affrontare la situazione non atteggiandosi più a drama queen.
Anche May ha i suoi demoni che si riassumono in sua madre Athena, la quale non comprende la sua scelta. In realtà oltre ad essere maturata May è anche spaventata dai pericoli che corre la madre, rivelandosi questo il vero motivo per cui ha deciso di entrare come centralinista del 911.
Un altro aspetto che ho apprezzato dei protagonisti riguarda Maddie e il rapporto con sua figlia appena nata, in quanto mette in dubbio la sua capacità di genitore e mostra un altro lato della maternità.

Il cast poi riesce a dare molto spessore ai protagonisti. Oliver Stark è sempre più in linea con il suo personaggio mentre Corinne Massiah oramai non interpreta più un personaggio secondario ma principale e riesce a centrare in pieno questo cambiamento calandosi bene nel suo ruolo. Kenneth Choi ottiene maggiore spazio insieme a Aisha Hinds, la quale pure riesce a dare un certo spessore al suo personaggio in evoluzione.

Le relazioni dei personaggi sono quelle che continuano a spingere lo spettatore ad andare avanti. Il dramma che subentra con le varie catastrofi naturali aiuta ad ambientarsi nella serie e ad introdurre i vari problemi dei personaggi ma purtroppo sta diventando un po’ schematica come cosa. Sarebbe bello se avessero introdotto di più il fattore Covid all’interno della serie ma, per scelte che non sono a noi note, purtroppo non è stato fatto.
Nonostante ciò la serie continua ad attirare l’attenzione dello spettatore. Presto spero di poter cominciare la quinta stagione anche se a questo punto ho timore che un cambiamento potrebbe distruggerla in definitiva.

CONTENUTO: 3,5/4
PIACEVOLEZZA: 4
SCORREVOLEZZA: 3,5/4
RECITAZIONE: 4,5/5
ORIGINALITA’: 3,5
VOTO MEDIO: 4
– Sophie

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