Libri brutti: La quinta stagione di N. K. Jemisin

Editore: Oscar Mondadori Vault
Anno di pubblicazione:2019
Pagine:516

Saga:La terra spezzata #1

La quinta stagione (The Fifth Season) è il primo capitolo della trilogia science fantasy e afrofuturista La terra spezzata di N. K. Jemisin. Il libro ripercorre la storia di tre orogene, Essun, Damaya e Syenite, tre donne in grado di controllare o evocare i movimenti della terra. Tutte e tre sono accomunate non solo dal loro potere, ma dalle conseguenze dell’essere delle orogene. Chiunque detenga questo potere, infatti, è temuto e al contempo odiato dall’intero pianeta in quanto gli orogeni sono gli unici in grado di prevenire, curare o anche causare catastrofi, quelle che comunemente vengono definite “le quinte stagioni”. Ognuna di loro sembra custodire un segreto nonchè un potere più forte del comune, un’orogenia particolarmente sviluppata che , però, è perennemente accompagnata da un senso di tristezza, solitudine e mancata felicità. Attraverso i loro occhi, dal destino loro comune, si vede l’inizio di una nuova quinta stagione, segnata dalla morte di un figlio e dalla scomparsa di un’altra.

Avevo alte aspettative su questa saga visti anche i premi Hugo vinti ma, purtroppo, sono rimasta parecchio delusa. Il libro avrebbe avuto molto da dire ma, di fatto, il world building è praticamente nullo. Vengono date un sacco di informazioni random tra una storia e un’altra, senza però spiegarle a fondo cercando di dare loro un contesto. E’ così che vengono presentati un sacco di termini apparentemente privi di significato e che rendono a tratti difficile proseguire con la storia, già di per sè poco sviluppata e parecchio contorta. Al di là del plot twist finale fatto molto bene, il resto è un’accozzaglia di eventi incomprensibili e apparentemente slegati che impediscono al lettore di provare un qualsiasi legame con le protagoniste, tutte poco caratterizzate e presentate di per sè come “distanti”. Vengono inseriti un sacco di prompt, di eventi importanti che però non hanno alcun fine se non quello di riempire le pagine. Il tutto, ovviamente, senza spiegazioni finali.

Lo stile è un’altra nota dolente. Non è pomposo ai livelli di Kristoff ma quasi, per non parlare dell’uso tremendo del “tu” nella storia di Damaya. Ebbene sì, il libro è scritto in parte in terza persona e in parte in seconda persona singolare, come se non fosse già confusionario di suo.

La Jemisin a mio parere vince un premio come peggior stile di scrittura visto che l’aver messo troppa carne al fuoco senza dare una storia con un filo logico rende il libro davvero pesante da leggere e capire, un vero e proprio macigno difficile da sopportare.

Author: wolfchasing (?)

CONTENUTO:1.5
PIACEVOLEZZA:1
SCORREVOLEZZA:2
STILE:1.5
ORIGINALITA’:3
VOTO MEDIO:1.8
-Jade

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