Libri brutti: Holy sister di Mark Lawrence

Editore: Oscar Mondadori Vault
Anno di pubblicazione:2020
Pagine:864
(trilogia completa)
Saga:Book of the ancestor #3

E’ successo, di nuovo. Dopo Nevernight, The Maze Runner, Hunger Games, Divergent (in realtà detestabile già da Insurgent) e mille altre trilogie, la maledizione del terzo libro colpisce ancora. Di solito se si riesce a superare lo scoglio del secondo si riesce a fare, seppur mediocramente, anche il terzo, ma non è il caso di queste trilogie e di quella di Book of the Ancestor.

Grey sister, pur avendo una seconda parte un po’ più piatta, riesce come il precedente capitolo ad emozionare e farti entrare nel mondo di Nona, creando personaggi interessantissimi come la Badessa, suora Apple, Arabella e la stessa protagonista. Holy sister, invece, butta via tutti i pregi della serie e mescola cose a caso, trasformandosi nel classico e mediocre young adult grimdark fantasy.

Author: that torn guy

Sin dall’inizio il lettore non capisce proprio nulla visto che Lawrence ci introduce a cose (non si sa cosa) fatte e con nuovi avvenimenti cui Nona fa parte. Lei adesso è cresciuta, ogni tanto se la fa con Regol che ha la stessa funzionalità di Tric in Nevernight, deve scegliere che sentiero intraprendere e soprattutto diventa la Mary Sue suprema. C’è qualcosa di impossibile da fare? Nona la sa fare, e meglio degli altri.
La protagonista stavolta più che mai dovrà avere a che fare non solo con le insidie del convento, ma anche con quelle legate alla sorella dell’imperatore e i suoi loschi piani. Il suo compito, infatti, sarà quello di salvare una volta per tutte il mondo con l’aiuto di Zole, l’apparente prescelta di un’antica profezia che riguarda il restringimento del focus lunare.

Sono passati tre libri e ancora non si è capito un accidenti del world building nè, quantomeno, di questo restringimento del focus lunare. In poche parole, al di là delle vicissitudini nell’accademia, che sono quelle più interessanti, non si capisce quasi nulla della trama di fondo, della profezia, qui più che mai raccontata in maniera confusa e opaca. L’alternanza dei flashback col presente serve solo a confondere ancora di più le idee, ma la cosa ancora più detestabile consiste nell’inserimento di eventi importantissimi come le morti di alcuni personaggi chiave nei flashback, cercando di “spiegarli” in due righe e male.

Author: @mayticks

Il ritmo è lento, lo stile diventa più pomposo e pretenzioso e i personaggi perdono il loro charme, essendo ridotti a stereotipi piatti. Il finale, poi, è persino più deludente dell’intero libro in quanto non dice praticamente nulla.

Questo è uno di quei casi in cui il finale è talmente brutto da essersi pentiti di aver iniziato una determinata saga, pur avendo quest’ultima, nei suoi primi due capitoli, regalato molte emozioni. Più sono grandi, più fanno rumore quando cadono e purtroppo Holy Sister è un triste esempio, motivo per cui adesso consiglio questa saga sì, ma con qualche riserva.

CONTENUTO:1
PIACEVOLEZZA:0
SCORREVOLEZZA:1
STILE:1.5
ORIGINALITA’:0.5
VOTO MEDIO:0.8
-Jade

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