Tiny Pretty Things-1° stagione

Basata sull’omonima serie young adult di Sona Charaipotra e Dhonielle Clayton, Tiny Pretty Things è una serie thriller young adult ambientata in una prestigiosa scuola di danza a Chicago.

Neveah, quella che in teoria dovrebbe essere la protagonista principale, è l’ultima arrivata alla Archer School of Ballet a Chicago. Essendo una ballerina professionista è abituata alla serietà, alla fermezza e alla rigidità degli insegnanti ma cui avrà a che fare con problemi più complessi. La scuola, infatti, è stata recentemente vittima di uno scandalo riguardante una studentessa, Cassie, che è stata spinta dal tetto della scuola, finendo in coma. Il colpevole, ancora sconosciuto, è a piede libero e tutti si chiedono chi possa essere stato visto che, essendo Cassie un’ottima ballerina, ognuno è sospetto in quanto suo potenziale rivale. In un clima di sospetto e competizione, Neveah cercherà di seguire il suo sogno e, allo stesso tempo, fare giustizia per Cassie, solo che nel farlo verrà ostacolata non solo dalle sue egoiste compagne di corso, ma dagli stessi insegnanti, i quali nascondono degli oscuri segreti.

Essendo stata presentata come una sorta di nuova Pretty Little Liars avevo alte aspettative su questa serie. Purtroppo sono quasi tutte crollate a causa della sceneggiatura fin troppo scadente che, nel mettere troppa carne al fuoco, la brucia tutta, distruggendo quel poco di buono che prometteva.

I personaggi, innanzitutto, sono tutti detestabili. Ma non un detestabile alla Gossip Girl, peggio, visto che sono pure scritti male. Sono tutti lunatici, competitivi (arrivano ad uccidere, se necessario), egoisti e spietati e non c’è nessuno in cui ci si possa immedesimare o che si possa anche solo apprezzare. Neveah, presentata come la protagonista, assume sempre più un ruolo marginale, mentre la vera stella è Bette, una ballerina promettente ma oscurata dall’ombra della brillante sorella Delia. Gli altri personaggi sono pure abbastanza superflui e servono solo a inserire romance a casaccio tipo Oren e Nabil o a creare ulteriore competizione. L’unico altro personaggio degno di nota è June, su cui si viene a sapere anche qualcosa in più e che ad un certo punto diventa importante in quanto riesce a scoprire parzialmente il segreto della scuola.

Niente però è memorabile e il cast si rivela più bravo a ballare che a recitare, fatta forse una lieve eccezione per Casimere Jollette e Lauren Holly. Gli altri invece sono tutti tra il mediocre e il monoespressivo, complice anche la marginalità dei personaggi.

Pur essendo piena di colpi di scena Tiny Pretty Things non riesce a colpire, ad andare nel segno. Gli episodi, fin troppo lunghi per i contenuti da proporre, sono perlopiù vuoti e con una sceneggiatura più che banale che punta a mettere tutte le parti migliori verso la fine, annoiando per praticamente più di metà stagione. Nuova Pretty Little Liars assolutamente no, visto che, a parte il trash, le due serie non hanno nulla in comune.

CONTENUTO:3
PIACEVOLEZZA:2
SCORREVOLEZZA:2.5
RECITAZIONE:2.5
ORIGINALITA’:3
VOTO MEDIO:2.6
-Jade

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