Recensione WandaVision-1° stagione

L’inizio ufficiale delle serie dell’MCU si ha con WandaVision, la quale non è di certo la prima serie Marvel in generale ma è la prima ufficialmente collegata al mondo cinematografico. WandaVision è stata una piacevole sorpresa in un mondo di serie tv sui supereroi banali e ripetitive come molte di quelle della CW, le quali hanno perso la loro unicità nel corso degli anni al fine di un universo collegato male e poco bilanciato.

Lo spettatore viene subito immerso in una strana sitcom d’altri tempi, circa anni ’50, che vede Wanda e Visione come protagonisti. I due vivono felici in una piccola cittadina ma c’è un piccolo dettaglio che da subito non quadra: essendo post Endgame, in realtà Visione dovrebbe essere morto, quindi come è possibile? Col passare degli episodi si passa dalla sorpresa iniziale ad un crescendo di stranezze in cui si vede questa sitcom cambiare ed adattarsi ad altre realmente esistite sempre più moderne, con una Wanda che inizia a capire che qualcosa non va attraverso dei piccoli dettagli. WandaVision, la sitcom, viene scoperta da un team di ricerca cui fanno parte Darcy Lewis (da Thor), la da poco ritornata Monica Rambeau (figlia della Maria Rambeau di Captain Marvel) e Jimmy Woo (da Ant-man), i quali cercheranno di capire cosa stia realmente succedendo e cosa c’entra veramente Wanda Maximoff nella faccenda.

Captain Marvel è stato il primo film a segnare una nuova era nel mondo dell’MCU e dei film sui supereroi in generale, genere che ha sempre visto dei film su supereroine femminili come privi di potenziale o che ha visto rappresentazioni solo fatte male e ultra stereotipate. Non a caso gli inizi del personaggio di Vedova Nera nell’MCU sono pietosi visto che sembra solo messa lì per inserire un elemento femminile e affascinante, ma per fortuna la linea del personaggio è cambiata nel corso dei film per raggiungere il suo apice in Black Widow. Prima però c’è stata Captain Marvel, la prima supereroina donna cui è stato dedicato interamente un film nell’MCU dimostrando come i film su supereroine hanno pure successo se, come vale per i supereroi maschi, sono fatti bene.

WandaVision segue la scia di Captain Marvel presentandoci un personaggio molto più complesso e affascinante e dando maggiore spazio ad altri decisamente fin troppo snobbati nell’universo MCU come Darcy Lewis e Jimmy Woo, anche se questi devono ancora avere maggiore spazio assieme alla Rambeau, introdotta proprio in Captain Marvel anche se da piccola.

Wanda non è un’eroina a differenza di Vedova nera o Captain Marvel. Sin dal primo film in cui viene presentata si capisce quanto la sua infanzia e la sua adolescenza problematiche abbiano portato lei e il fratello a fare azioni discutibili, il tutto per poi ricredersi ma con un pesante costo. Wanda è una donna che ha fatto sempre e solo affidamento su se stessa visto che le uniche persone a lei care, Pietro e Visione, le sono state tolte fin troppo presto. Tutto ciò, combinato ai suoi magnifici poteri, l’ha portata a creare una realtà alternativa in cui lei vive il proprio sogno con Visione e anche col fratello, ma fino a quanto c’entra lei?

Da protagonista di una sitcom ad antieroina e cattiva della situazione, Wanda fa un travagliato percorso nel corso della serie che la porta a capire meglio se stessa e ad affrontare il proprio immenso dolore. Nonostante tutte le batoste prese, infatti, Wanda riesce a reinventarsi e a migliorare, scoprendo molti aspetti di lei e del suo potere che prima non conosceva. Quella che sembra una donna fuori di senno è in realtà una donna fragile ma dotata di un potere immenso, che decide di usare per il proprio benessere, per quanto finto e illusorio.

La serie è un crescendo di sorprese e rivelazioni, una ventata d’aria fresca che non smette mai di stupire. Il colpo di scena finale era stato previsto qualche episodio prima ma rimane comunque geniale, soprattutto dato che vede l’introduzione di un personaggio particolare e molto interessante. Il problema è che, salvo ulteriori modifiche, questo personaggio non risulterà sviluppato al 100% in quanto appare limitatamente, cosa che si rivela un peccato considerato il potenziale.

Unico difetto è forse il fatto che gli episodi, pur essendo uniti da un filo conduttore che si svela alla fine, sembrano apparentemente totalmente scollegati tra loro, il che dà un lato all’inizio è una cosa negativa ma dopo aver finito la serie ha un senso logico. Forse dare qualche dettaglio in più anche nei primi episodi sarebbe stato meglio, ma tutto sommato alla fine viene dato un senso a tutto.

Elizabeth Olsen ha dato il meglio di sè facendo una delle sue migliori interpretazioni in assoluto, ma anche Paul Bettany è stato in gamba e in grado di reggere la costar non sembrando da meno. Magnifica anche Kathryn Hahn, la quale è stata una delle più grandi rivelazioni della serie e si è dimostrata parecchio in gamba nonostante il ruolo inizialmente marginale.

WandaVision è un prodotto frizzante e originale, quello che ci voleva assieme a Black Widow per scuotere l’universo Marvel che, ultimamente, ha prodotto film singoli sempre più volti alle grandi masse e quasi comici piuttosto che incentrarsi sulle biografie dei personaggi o su qualche arco dei fumetti importante dei singoli.

CONTENUTO:4
PIACEVOLEZZA:4
SCORREVOLEZZA:4
RECITAZIONE:4
ORIGINALITA’:5
VOTO MEDIO:4.2
-Jade

Lascia un commento