Recensione videogioco Among the sleep

Cavalcando l’onda degli horror psicologici in prima persona, la casa produttrice norvegese Krillbite Studios ha deciso di cimentarsi nella creazione di un gioco con una storia che si lancia molto sul lato psicologico dell’horror, rendendolo unico.
Per intenderci sto parlando di Among The Sleep, un videogioco survival horror e action-adventure in prima persona in cui il giocatore si ritrova nei panni di un bambino di nome David che, accompagnato dall’orsacchiotto Teddy, cerca di ritrovare la propria mamma che pare essersi dileguata nel nulla, il tutto costantemente inseguiti da un’oscura figura che vuole acciuffarlo.

Il piccolo David sta festeggiando il suo compleanno con la madre quando il momento gioioso viene interrotto da un bussare costante. Dopo aver risposto alla porta la madre ritorna con un pacco sotto al braccio e porta David nella sua stanzetta.
Quando il piccolo viene lasciato solo fa la conoscenza di Teddy, un orsetto di peluche senziente che con la sua natura amichevole e curiosa gli promette di accompagnarlo nei momenti bui.
Purtroppo durante la notte una forza oscura si porta via Teddy rinchiudendolo dentro la lavatrice dove solo David, senza la sua mamma, va a salvarlo.
Quando i due riuniti decidono di cercare il genitore, trovano l’oscura figura spaventosa di nome Harald che cerca di acciuffare il bambino ma, con l’aiuto di Teddy, David riesce a trovare riparo in un luogo sotto casa che si rivela essere un posto dove i ricordi vengono incanalati.
David e Teddy si mettono così in marcia per cercare la madre in posti molto fantasiosi corrotti dall’oscurità che Harald ha rilasciato, permettendo al tempo stesso al giocatore di apprendere la vera storia dietro quest’avventura.

Non vi aspettate chissà che cosa in questa sorta di survival horror che di fatto di horror ha pochi elementi, quasi tutti legati al setting. Possiamo dire che l’ambientazione gioca un ottimo ruolo all’interno di Among The Sleep mettendo il giocatore, che si ritroverà nei panni del piccolo David, in una situazione di costante allerta in cui spesso ci si dovrà nascondere dai “mostri” che popolano la mappa.
Un aspetto intrigante è proprio quello che deriva dal gameplay facile ma ben fatto. Il giocatore potrà solo gattonare oppure camminare in modo molto lento (stiamo pur giocando nei panni di un neonato) con la possibilità di correre per brevissimi tratti o arrampicarsi grazie all’ausilio di cassetti che bisognerà aprire.
Inoltre sarà possibile usufruire dell’orsetto Teddy, il nostro compagno di viaggio fisso, che una volta abbracciato ci fornirà una flebile luce utile negli antri più oscuri.

Per poter proseguire nella storia si dovrà cercare un oggetto chiave legato ai ricordi che il bambino ha con la madre. Questi particolari oggetti sono nascosti nelle varie mappe ed il giocatore, dopo aver risolto vari enigmi, potrà ottenerli stando sempre attento ai vari mostri oscuri che popolano le mappe. Ad esempio in una fase del gioco ci si ritroverà in una palude il cui compito è di ottenere il tassello di un puzzle nascondendosi sempre dalla sirena oscura che cercherà di acchiappare David, la quale verrà annunciata con uno stridio e una musica inquietante. Dopo aver trovato tutti gli oggetti chiave ed aver affrontato l’ultima mappa, molto piccola quanto sinistra, al giocatore verrà introdotta una rivelazione che lo aiuterà a comprendere il finale.

Oltre ai vari oggetti che si dovranno raccogliere per poter proseguire nella storia, si avrà l’opportunità di collezionare fogli con sopra disegni fatti da David, i quali non solo sono l’unico collezionabile del gioco, ma danno anche degli input per capire meglio la storia.

Ad un primo impatto Among the sleep si presenta come un gioco dai colori brillanti e una grafica poco realistica, quasi infantile, che si abbina molto alla storia considerando che viene vissuta tramite gli occhi di un bambino, tutto per poi evolversi in qualcosa di più oscuro. Al gioco base viene aggiunto un DLC che affronta il tema della separazione dei genitori più approfondito, rendendo la storia del gioco più completa e meno interpretativa. Sebbene non abbia avuto ottime recensioni al rilascio, Among the sleep ha fatto molto parlare di se negli anni e giocandoci personalmente posso capirne il perché. Adottando lo stile horror psicologico e la prima persona, data dagli occhi di un bambino, il gioco riesce ad intrattenere abbastanza bene il giocatore introducendolo in una storia intrigante e anche scorrevole, piena di colpi di scena, ove bisogna essere sempre vigili per cercare una via d’uscita o un modo per sfuggire ai mostri. Anche se non è uno dei migliori giochi in circolazione, Among the sleep è comunque un buon esperimento a cui si dovrebbe dare una possibilità, anche perchè nonostante non duri molto riesce comunque a lasciare qualcosa.

CONTENUTO: 3,5/4
PIACEVOLEZZA: 3,5/4
GRAFICA: 3
MECCANICHE DI GIOCO: 3,5
BONUS
DIFFICOLTÀ: Facile
SOUNDTRACK: 3,5/4
DOPPIAGGIO: //
ORIGINALITÀ DEL CONTENUTO: 4,5
DIFFICOLTÀ PLATINO: Facile
VOTO MEDIO:

N.B. La difficoltà viene indicata con i parametri Molto facile, Facile, Media, Difficile, Molto difficile, Impossibile (bonus).
N.B. 2 La difficoltà del gioco si riferisce a quella incontrata a “Normale”.
N.B. 3 Il contenuto comprende anche, se presenti, le missioni secondarie.
– Sophie

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