Recensione Ritorno al bosco dei 100 acri di Marc Forster

Ritorno al bosco dei 100 acri (Christopher Robin) è un film comico, sentimentale e fantasy uscito nelle sale italiane il 30 agosto del 2018.
Diretto da Marc Forster, il film si basa su La strada di Puh, il secondo libro appartenente alla saga di A.A. Milne.

Il giovane Christopher Robin deve partire per il collegio e organizza una festa di “adio” con i suoi amici del bosco dei 100 acri. Per ultimo saluta il suo migliore amico Winnie The Pooh promettendo di non dimenticarlo mai.
Purtroppo crescendo e affrontando difficoltà della vita adulta, tra cui una guerra che lo tiene lontano dalla sua famiglia per 4 lunghi anni, l’ormai diventato adulto Christopher dimentica la sua infanzia e si concentra sul suo futuro. Il lavoro all’azienda di valigeria lo porterà ulteriormente lontano dalla sua famiglia ma per fortuna in suo aiuto interverrà l’orsetto Pooh.

Il film racconta, per la maggior parte, la vera vita di Christopher Robin Milne. Dal collegio al ritorno dalla guerra Christopher Robin si sposa e ha una figlia. Invece di ottenere un posto nell’azienda di valigeria, riesce ad aprire una libreria chiamata Harbor Bookshop.
Purtroppo nel 2011 la libreria, dopo 60 anni, ha dovuto chiudere a causa di concorrenza data dai siti on-line e costi di affitto elevati.

L’attore che ha interpretato il ruolo di Christopher Robin adulto è Ewan McGregor. Ha già preso parte a un altro live-action della Disney, ovvero La Bella e la Bestia interpretando il ruolo di Lumière dandogli anche la voce. Per quanto riguarda il ruolo di Evelyn Robin, la scelta è caduta per Hayley Atwell.

I doppiatori della maggior parte dei personaggi del bosco dei 100 acri, utilizzati durante lungometraggi e corti animati, hanno ripreso il proprio ruolo nel film ad eccezione di Tappo, che è stato doppiato da Oliviero Dinelli, e del piccolo Cristopher Robin, doppiato da Diego Follega. Inoltre il doppiatore Edoardo Nevola non è stato chiamato perché il castoro De Castor non era presente nel film.
La non apparizione di De Castor non è data da una mancanza dei registi ma deriva proprio dai libri. De Castor non è un personaggio di Milne, infatti non compare nella saga ma è stato creato dalla Walt Disney.
A maggior ragione si spiega la battuta “I’m not in the book, you Know” durante il primo lungometraggio, tradotta rozzamente in italiano con “non sono sull’elenco” per non si sa quale motivo.
Il fatto che il film sia ispirato al secondo libro della saga, giustifica l’assenza di questo personaggio e non solo.


I personaggi animati, prendono l’aspetto da i veri peluche di Christopher Robin, a cui Milne si ispira. Ecco perché alcuni sembrano trasandati o di un colore diverso da quello conosciuto. Un esempio è proprio Tigro, il quale ha colori molto chiari che non ricordano minimamente il suo predecessore animato. Per non parlare di quelle enormi sopracciglia quasi bianche.
Questo fatto è molto apprezzato perché rende più reale la storia e la situazione.

Alcune melodie derivano direttamente dai lungometraggi, ad esempio quello più conosciuto è Winnie the pooh tratto dal corto Winnie the pooh e l’albero di miele. Esattamente quello che a inizio corto, racconta del bosco dei 100 acri. Anche Su e Giù e Ricordati sempre dei Tigri, sempre presenti nel primo lungometraggio animato, sono state inserite.
La colonna sonora doveva essere realizzata da Jòhann Jòhannsson, che purtroppo è venuto a mancare prima di riuscire a comporla. Motivo per cui il compito fu affidato a Jon Brion e Geoff Zanelli.
Nella versione italiana del film, sono state inserite e tradotte solo 3 canzoni su 5. Delle canzoni di Richard e Robert Sherman solo una è stata tradotta, ovvero la canzone iniziale che gli abitanti del bosco cantano a Christopher Robin, in occasione della sua partenza. Il suo titolo è Addio, Amico Mio (Goodbye, Farewell) mentre quelle inserite solo nella versione originale sono Busy Doing Nothing e Christopher Robin.

Da amante di Winnie The pooh e del suo mondo, non ho fatto i salti di gioia quando il live-action è stato annunciato, anzi ero propensz a non vedere mai questo film, giudicando il film dalla copertina.
A mia discolpa posso dire che Winnie The Pooh rappresenta la mia infanzia e vedere una probabile fine, mi avrebbe solo rattristata, ma in ogni caso per fortuna alla fine ho avuto l’occasione di vederlo.

Già dai primi 5 minuti ho iniziato ad amarlo. Il fatto che abbiano scelto di introdurre con la voce del narratore, che ha avuto un ruolo anche nel classico Disney, mi ha resa felice, contando anche il fatto di introdurre le immagini originali del libro. L’inizio mi ha commossa perché l’addio di Christopher Robin sancisce un addio all’infanzia e apre le porte all’adolescenza e successivamente alla vita adulta. E’ un passaggio obbligatorio di ogni bambino.


Il fatto di rendere la vita di Christopher difficile, l’ho compresa ma non accettata. A causa di eventi spiacevoli che accadono nella sua adolescenza, il giovane Robin abbandona presto i ricordi dei suoi amici di pezza.
Per fortuna quando sta il legame che lo unisce alla figlia, viene minacciato dal suo lavoro, Winnie the pooh arriva in suo soccorso facendoli ricordare che fare niente ogni tanto è la soluzione.
Il legame magico che collega Christopher Robin al bosco non si è mai spezzato, anzi viene in suo soccorso.
Tutto questo per ricorda a Christopher Robin di non commettere gli stessi sbagli del padre, col quale non aveva un ottimo rapporto.

E’ un film fantastico che consiglio a tutti. Come molti altri film disney, ricorda di non lasciare il nostro bambino interiore da solo. Non bisogna abbandonare niente di noi a maggior ragione la nostra infanzia, il nostro carattere bambinesco. Io amo Winnie The Pooh e sono sicura che non lo scorderò mai. Quando mi capita di vedere i suoi lungometraggi, ho sempre uno stupido sorriso sul volto e una risatina sempre pronta.

FILM DA OSCAR:
Agli Oscar 2019 è stato candidato per i Migliori effetti speciali.

PARAMETRI
CONTENUTO: 5
RECITAZIONE: 4,5/5
PIACEVOLEZZA: 5
BONUS
DOPPIAGGIO: 5
ORIGINALITA’ DEL CONTENUTO: 2,5/3
SOUNDTRACK: 5
VOTO MEDIO: 4,56
– Sophie Robin Kendrick

Potete vedere il film su Now TV.

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