Recensione libro L’orso e l’usignolo di Katherine Arden

Editore: Fanucci
Anno di pubblicazione:2019
Pagine:
294

Saga: La notte dell’inverno (Winternight trilogy) #1

L’orso e l’usignolo è il primo libro della saga La notte dell’inverno, a mio parere una delle trilogie più belle mai scritte. Ispirata al folklore russo, la storia ruota attorno a Vasilisa “Vasja” Petrovna, una ragazzina ribelle e “selvaggia” che adora ascoltare assieme ai fratelli le storie della balia Dunja.

La sua vita serena viene stravolta quando il padre decide di risposarsi e dare loro una nuova madre, Anna, una donna timorosa di Dio e di se stessa, spaventata costantemente dalle visioni che ha. Lei, così come Vasilisa e la nonna di quest’ultima, hanno infatti un dono: sono in grado di vedere gli spiriti. Naturalmente questo dono non è molto ben visto nella Russia medioevale, per cui sono costrette a nascondere il proprio segreto. Mentre Vasja apprezza e accetta il suo dono, Anna lo reprime e decide di avvicinarsi alla fede cristiana proprio per scacciare “i demoni” che vede. Sempre per questo la matrigna se la prende costantemente con Vasja, visto che a differenza sua lei vive fuori dai canoni imposti alle donne dell’epoca e, soprattutto, comprende il suo potere.

Al fine di convertire il villaggio viene mandato padre Konstantin, il nuovo batiuška pronto a tutto pur di scacciare via le vecchie credenze. Più le persone si convertono e abbandonano le tradizioni, più gli spiriti si indeboliscono, scatenando il ritorno di una delle più grandi minacce di sempre: l’Orso. Quest’ultimo è un dio che si nutre della paura degli uomini nonchè il fratello di Morozko, la divinità dell’inverno che spesso si manifesta a Vasja, alla quale è legato attraverso un misterioso medaglione. Sarà compito di Vasja e di Solovej, il suo fiero e fido destriero, salvare il mondo dall’Orso e preservare le antiche credenze, ma naturalmente tutto ciò avrà un prezzo e metterà Vasja di fronte a numerosi pericoli.

Author: Rosiethorns88

Spiegare in così poche righe la trama è veramente arduo anche perchè, pur essendolo meno di altri, L’orso e l’usignolo è complesso e, soprattutto, ben studiato. Sin da questo primo capitolo si delinea un world building maestoso basato sul folklore e le leggende russe e ambientato proprio in una sorta di Russia medievale. Già dalle prime pagine si viene a conoscenza di alcuni degli spiriti, tra cui il freddo Morozko, uno dei personaggi chiave dell’intera saga nonchè uno dei migliori. Ricordarsi i nomi degli spiriti è importante in quanto spesso si ripresenteranno nel corso dell’opera, ma comunque un’indice dei nomi russi a fine libro vi aiuterà a rispolverarli qualora doveste dimenticarveli. All’inizio potreste avere qualche difficoltà con i nomi russi in generale, ma nulla a che vedere con veri mattoni russi come Anna Karenina o Guerra e pace, per cui non spaventatevi.

Il folklore russo è uno degli aspetti più accattivanti del libro e dell’intera saga, ma a renderla ancora più intrigante sono la storia e i personaggi. Un po’ come Harry Potter, questo primo capitolo è più semplice e introduttivo, tanto che la prima metà è molto descrittiva e priva di azione. E’ comunque scorrevole ed essenziale in quanto vi permetterà di capire molte delle dinamiche successive. La seconda parte è il vero boom e lì veramente non riuscirete più a staccarvi dalle pagine, tanto che vi consiglio di reperire immediatamente anche i sequel e leggere tutto d’un fiato come ha fatto la sottoscritta.

Author: Rosiethorns88

I personaggi sono tutti ben delineati e già all’interno de L’orso e l’usignolo subiscono un’evoluzione pazzesca. In primis abbiamo Vasja, una delle protagoniste migliori di sempre, rappresentata come una ragazzina ribelle e restia alle regole e alle imposizioni della società. E’ a tutti gli effetti uno spirito libero, una vera e propria forza della natura che pur di non venire meno alle proprie credenze e alla propria morale farebbe di tutto. Poi si ha Solovej, il cavallo semidivino di Vasja nonchè fedele compagno di avventure. I suoi commenti e la sua fedeltà verso Vasja lo rendono un personaggio interessante e sono certa che vi affezionerete molto a lui.
C’è poi Morozko, il misterioso dio dell’inverno dipinto inizialmente come malvagio ma in realtà pieno di sfaccettature. Lui si avvicinerà particolarmente a Vasja, verso la quale proverà sempre di più un sincero affetto che va oltre il suo istinto di conservazione (sì, uso questa frase per un determinato motivo).

Author:unknown (if you know them tell us in the comments please)

Anche gli antagonisti, però, sono mostruosi. Un po’ come Goddard nella trilogia di Falce, padre Konstantin e Anna sono dei villain odiosi ma, al contempo, umani. Esattamente come Morozko non sono dei personaggi bianchi o neri, ma grigi e pieni di sfaccettature che li rendono ciò che sono. Mentre Anna è diventata cattiva nei confronti di Vasja e, in primis, di se stessa per via del suo dono incompreso, Konstantin cerca di reprimere le proprie umane emozioni rifugiandosi nel proprio carisma e, apparentemente, nella fede.
Konstantin, però, non è un prete cieco alla propria religione e completamente puro, tanto che cede lui stesso al peccato e ai propri sentimenti, arrivandosi ad alleare con l’Orso per sconfiggere la persona che ama e odia di più allo stesso momento: Vasja.

La lineare complessità dell’opera lo rende un’opera adatta a tutti, sia agli amanti del fantasy che non, oltre al fatto che può essere un buon incentivo per avvicinarsi sia al genere che alla letteratura russa, anche se quest’ultima sarà spesso più pesante ma non per questo meno bella.

CONTENUTO:4.5
PIACEVOLEZZA:4.5
SCORREVOLEZZA:4.5
STILE:4.5
ORIGINALITA’:4.5
VOTO MEDIO:4.5
-Jade

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